No, Torino-Lazio non sarà mai più una partita normale
Spesso il calcio è fatto di momenti ed essi possono essere l’evento stesso oppure vissuti all’interno di un match: Torino-Lazio dalla scorsa stagione è ufficialmente sbocciata in una rivalità che potrebbe essere unica nel suo genere. E no, non chiamatela “rivalità da Covid“, qui c’è anche ben altro.
Rewind. 1 novembre 2020, Torino-Lazio comincia già ad essere un caso: nella settimana antecedente alla partita i laziali giocano in Champions League contro il Bruges ma la UEFA non fa partire per il Belgio Strakosha, Lucas Leiva ed Immobile che con i propri controlli riscontra la positività al Covid-19 dei calciatori. Il 1 novembre, giorno del match di campionato, però la Lazio torna ad avere a disposizione tutti e tre i tesserati: la società del presidente Lotito fa rieseguire i controlli dei test Covid-19 al laboratorio “Futura Diagnostica” di Avellino, ma i biancocelesti non comunicano le positività dei giocatori all’ASL locale che avrebbe dovuto predisporre l’isolamento dei tre giocatori, oltre alla bolla prevista dal regolamento all’interno di Formello. Risultato? Lucas entra a partita in corso, Immobile pure e segna un rigore decisivo. Il Torino perderà poi quella partita 3-4 al 98′, in match che non ha nulla di logico. Pochi giorni dopo Immobile risulta di nuovo positivo e non gioca il match di Champions League contro lo Zenit a San Pietroburgo.
Nella gara di ritorno invece il Toro è vittima del cluster numericamente più elevato di tutto il campionato (oltre 15 contagiati) dopo la vittoria a Cagliari: ai granata viene predisposta la quarantena che scade alle 23.59 del 2 marzo, giorno del match allo Stadio Olimpico contro la Lazio. La Lega non predispone il rinvio e il Toro, su richiesta dell’ASL di Torino, non si presenta a Roma: partita rinviata a data da destinarsi e la società laziale che fa ricorsi su ricorsi chiedendo il 3-0 a tavolino.
Il Tribunale darà poi ragione al Torino in tutti e tre i gradi di giudizio.
La partita dell’Olimpico verrà rigiocata a tre giorni dal termine dell’ultima giornata di campionato: la gara finirà poi 0-0 con il Toro di Davide Nicola salvo, in un’altra partita che la logica mai potrà comprendere. Il palo di Sanabria, Immobile che fallisce un rigore e Lazzari che spedisce sul palo l’ultimo pallone della partita. In tribuna Urbano Cairo con tutta la tensione del momento e della stagione, mette quasi le mani addosso al presidente biancoceleste Lotito e anche tra i ds Tare e Vagnati non corre buon sangue.
Sembra passato tanto, troppo tempo ma non è così: Torino-Lazio non sarà mai più una partita normale. Oggi c’è un altro capitolo di questa saga che pare appena cominciata, dove ogni scontro è una possibile vendetta.