Gli avversari del Torino: ecco la Salernitana

Nonostante le due sconfitte iniziali, Salerno sta ancora vivendo l’entusiasmo post promozione.

Il club campano mancava dalla massima serie da più di 20 anni e nonostante le note difficoltà societarie, l’ambiente è compatto accanto alla squadra; e l’arrivo di Ribery non ha fatto altro che rafforzare lo stato d’animo di chi vive un sogno.

 

Le prime due partite hanno portato altrettante sconfitte, ma, mentre la partita con la Roma ha evidenziato un gap troppo elevato con una delle top del campionato, nel primo match dell’anno a Bologna, i ragazzi di Castori non hanno sfigurato e anzi avrebbero meritato quantomeno il pareggio.

Il tecnico, pur avendo perso alcuni elementi chiave della cavalcata dello scorso anno (Tutino su tutti), può contare su un gruppo completato con competenza da parte della società campana, soprattutto considerando il poco tempo a disposizione in seguito alla chiusura del trustee avvenuta solo a metà luglio.

Castori è un tecnico pratico, che gioca un calcio diretto, adatto per chi ha l’obiettivo di salvarsi anche all’ultima giornata: con tre centrali e due esterni molto bloccati, la difesa della Salernitana si schiera a 5.

Davanti a Belec, per ora preferito a Fiorillo, Gyomber è il leader difensivo con Jaroszynski e Strandberg accanto a lui.

A sinistra, i campani schierano un giovane del florido vivaio atalantino: Ruggeri ha gamba e un ottimo piede sinistro ed ha 19 anni, è uno dei migliori prospetti italiani nel ruolo.

A destra è arrivato lo svincolato Kechrida che ha subito conquistato un posto da titolare.

In mezzo, l’ex conoscenza granata Obi si gioca il posto con i due Coulibaly e Capezzi.

L’attacco è il reparto più interessante dei granata: il neo arrivato Ribery potrebbe giocare subito uno spezzone di partita, ma è Simy il candidato a debuttare dall’inizio dopo due subentri con Bologna e Roma.

Un altro ex Torino completa il reparto: in un ambiente in cui viene coccolato, Bonazzoli potrebbe dare maggiore continuità a quelle qualità che lo scorso anno ha mostrato solo in parte.

 

PUNTI DI FORZA

Come la maggior parte delle squadre (Torino compreso), la Salernitana è ancora un’incognita.

Nella partita di Bologna, la compagine campana si è ben comportata meritando di andare in vantaggio due volte, evidenza di una squadra con carattere.

Il calcio di Castori è diretto: si cerca la prima punta e si va alla ricerca della seconda palla: in questo scenario, il rientro a pieno regime di Simy può agevolare il compito della Salernitana in costruzione.

L’entusiasmo della piazza non è un fattore da sottovalutare: i tifosi campani hanno già riempito il settore ospiti e l’arrivo di Ribery ha dato fiducia anche alla squadra.

 

PUNTI DI DEBOLEZZA

La squadra campana ha ancora molti elementi provenienti dalla serie cadetta e la sensazione è che a centrocampo e in difesa non sia riuscita ad alzare la qualità media della squadra con il mercato.

Nello specifico i centrali difensivi faticano sugli inserimenti senza palla di trequartisti e centrocampisti; il Torino può approfittare di questo gap grazie a Sanabria che è molto abile a venire incontro per lasciare spazio al terzo uomo alle sue spalle.

 

fonte immagine: TMW

Comments (1)

  1. Verso Torino-Salernitana: quale Toro vedremo? – Corriere Granata

    […] vincere al ritorno dalla pausa per le Nazionali. L’avversario è la Salernitana, (qui l’analisi sull’avversario del nostro Alfonso Marra) neopromossa che è chiaramente […]

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