Verso Verona-Torino: l’analisi degli avversari

In poco meno di due anni, Juric ha trasformato il Verona in una compagine particolarmente solida che sviluppa un gioco piacevole.

I meriti dell’allenatore ex Genoa aumentano esponenzialmente se si considerano le cessioni estive della società che hanno privato la rosa di elementi chiave della scorsa stagione come Amrabat, Verre, Rrhamani e Borini.

Raggiunta la salvezza con un girone di anticipo grazie ad un’andata su ritmi da Europa League, il Verona ha continuato ad esprimersi su livelli di gioco elevati anche nelle ultime partite: non devono ingannare i pochi risultati raccolti nel girone di ritorno, perchè in molte gare la squadra di Juric ha avuto il demerito di perdere match che aveva condotto e dominato per lunghi tratti di gara (emblematiche le partite di Genova con la Samp e Fiorentina in casa ndr).

Davanti ad un Silvestri in rampa di lancio verso una big del campionato, Juric può contare sulla sesta difesa del campionato: anche qui il tecnico serbo ci ha messo il suo dando fiducia ad un giovane di grandi prospettive come Lovato e recuperando un ottimo marcatore come Magnani, finito ai margini del Sassuolo.

Dawidovicz e Gunther completano un reparto fisicamente strutturato ma che può andare in difficoltà se attaccato nello spazio.

Sugli esterni, Faraoni e Lazovic o Di Marco garantiscono corsa e qualità, mentre Barak (a cui Vagnati quest’estate, spinto da Giampaolo, preferii Linetty ndr) ha contribuito ad alzare l’asticella del contributo del centrocampo in zona gol: sono già 5 i gol del ceco in questo campionato.

Al suo fianco, vista la squalifica del duttile Tameze, Juric può scegliere la qualità di Veloso o la quantità di Sturaro.

L’elemento imprevedibile della trequarti veneta è sicuramente Zaccagni: l’ex Cittadella ha disputato la migliore annata della carriera ed è in grado di creare superiorità numerica con costanza.

Lasagna è l’acquisto di punta del mercato invernale del Verona: l’attaccante convocato in nazionale da Mancini garantisce l’attacco della profondità e l’apertura degli spazi ai centrocampisti dietro di lui.

Salcedo e Bessa si giocano l’ultimo posto da trequartista, mentre Favilli e Kalinic sono le alternative come punte centrali.

 

PUNTI DI FORZA

Il Verona ha un gioco riconoscibile e consolidato in cui gli esterni e gli inserimenti dei centrocampisti sono fondamentali; come il suo mentore Gasperini, Juric gioca uomo contro uomo in tutte le zone del campo.

Sarà quindi fondamentale per il Torino riuscire ad avere la meglio in più duelli possibili.

Nello specifico la fascia destra granata dovrà essere particolarmente applicata per limitare l’accoppiata Di Marco/Zaccagni, mentre Ansaldi dovrà seguire Faraoni in fase difensiva vista la sua particolare propensione all’inserimento.

 

PUNTI DI DEBOLEZZA

La squadra di Juric parte solitamente molto forte nel primo tempo con l’obiettivo di chiudere immediatamente la partita. Il Torino dovrà essere in grado di rintuzzare gli attacchi veronesi ed attendere la seconda frazione quando solitamente i veneti pagano un calo fisico.

La coppia Belotti/Sanabria ha complessivamente deluso contro il Parma, cercandosi poco e non trovandosi praticamente mai: il Verona ha una difesa particolarmente struttarata ma soffre gli scambi nel breve che mandano in profondità l’avversario.

Saranno i centrocampisti, ancora una volta, a dover supportare la coppia offensiva con inserimenti senza palla alle spalle della difesa avversaria.

 

fonte immagine: tmw

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