Una sola insufficienza tra i granata, la trequarti è solida e Ricci annulla Diaz: le pagelle di Torino-Milan

Vanja 5.5 E’ vero, il gol di Messias è viziato da un evidente spinta del brasiliano ai danni di Buongiorno. Ma è altrettanto vero che che l’uscita dell’estremo difensore granata è apparsa alquanto azzardata. Qualche imprecisione di troppo oggi, dove anche nel primo tempo prima sbaglia un rinvio coi piedi e poi rischia di combinare un pasticcio con un’altra uscita non perfetta. Bravo però a non scomporsi e a guidare comunque la sua difesa, anche con il carisma.

Djidji 7+ Elogiato a più riprese da Ivan Juric, Koffi rimembra il match dello scorso anno e tiene nuovamente al guinzaglio Leao. Nel secondo tempo cambia l’attacco rossonero, ma la colonna difensiva granata non sbaglia nulla compiendo anche un intervento decisivo di testa in area di rigore. Bravo nell’essere lui a sbloccare il risultato, segnando il primo gol su palla inattiva della stagione granata.

Schuurs 7- Ci è voluto del tempo, ma alla fine si è preso lui il ruolo che nella passata stagione è stato magistralmente interpretato da Bremer. Partita sontuosa quella del difensore olandese che annulla Origi, gioca sempre in anticipo ed è bravo nell’uscire palla al piede diverse volte. Prende un giallo (evitabile) in avvio di match, ma lo gestisce in modo esemplare. (dal 31’st Zima 6)

Buongiorno 6+ Partita ordinata e gagliarda quella del difensore granata. In avvio soffre le due iniziali accelarazioni di Brahim e di Leao, poi il match cambia e lui sale di livello. Fa a sportellate e sbaglia poco, per non dire nulla. (dal 28′ st Rodriguez 6)

Singo 6 L’infortunio di Aina permette al nigeriano di tornare titolare dopo diverso tempo. Spinge poco, ma, finalmente, fa una fase difensiva perfetta. Vince ogni duello fisico e di velocità con Theo Hernandez, ed è bravo a mantenere sempre la posizione. Ordinato e attento, speriamo ritorni presto a sfrecciare anche in avanti.

Ricci 6.5 Nel gioco uomo su uomo di Juric, Samuele è l’incaricato di francobollare Diaz. I primi 5-6 minuto se lo lascia sfuggire un paio di volte, poi gli prende le misure e lo mette in tasca. Nel secondo tempo entra De Keteleare, ma non si vede praticamente mai. Bene in fase di possesso e crescita costante in fase di interdizione e di rottura. (dal 39′ st. Linetty sv)

Lukic 6 Non si vede tantissimo, ma fa tanto lavoro sporco e importante per il bilanciamento dei granata. Carismatico da capitano in pectore, se la cava molto bene. Piano piano Sasa sta tornando sui suoi livelli.

Lazaro 6.5 Il titolare è lui sulla fascia, e ancora una volta legittima tale status con una prestazione a dir poco ottima. Attento in fase difensiva, spinge sempre in modo ordinato e razionale. E’ lui l’incaricato delle palle inattive, e risulta sempre pericoloso; proprio da una situazione del genere pennella la palla in modo perfetto sulla testa di Djidji per l’1-0.

Vlasic 7- Praet alla seconda. Raccorda il gioco tra i reparti, gestisce, punta, sgasa e mette in apprensione l’intera retroguardia del Diavolo. Di tacco serve l’assist per il raddoppio di Miranchuk, ma è solo la ciliegina su una partita da vero leader. Imprescindibile, come evidenziato più volte dallo stesso tecnico.

Miranchuk 7 Il fiuto del gol al russo non è mai mancato, e lo dimostra ancora una volta: vede la porta come pochi. Trova il secondo timbro con un tiro preciso e potente. Risulta ancora leggermente impreciso, ma è comunque prezioso diverse volte con una buona gestione del pallone. Tecnicamente indiscutibile, deve migliorare sotto l’aspetto del ritmo partita e della forza fisica. (dal 39′ st. Linetty sv)

Pellegri 6.5 Che il Toro abbia finalmente trovato l’erede di Belotti? Presto per dirlo, ma tre indizi fanno una prova. Dopo le reti con Cittadella e Udinese, stavolta Pietro non segna (anche se ci va vicino nel primo tempo, con una conclusione rapida e forte sul primo palo messa in angolo da Tatarusanu) ma dimostra di essere in un buon momento: si sbatte su tutto il fronte offensivo, recupera una miriade di palloni, ingaggia duelli e spesso ne esce vincitore e da solo riesce a tenere in apprensione un nervosissimo Gabbia. Ha il pregio di fare la sponda per l’assist vincente di Vlasic. (dal 28′ st. Karamoh 6)

Juric 7.5 Parlare di svolta è probabilmente presto, ben sapendo come questa parola nell’ambiente granata sia usata con delicatezza. Ma dopo la bella vittoria di Udine, il suo Torino si ripete e batte (verrebbe da dire quasi agevolmente) i campioni in carica. Bologna diventa l’esame di maturità, per provare veramente a poter parlare di svolta verso l’alto.

[Fonte foto: Torino FC/La Presse]

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