Torino-Inter 1-2: l’analisi della gara

42 punti di differenza e una montagna da scalare che sembra insormontabile.

Il Torino affronta l’Inter in una situazione di classifica pessima (anche se con due partite da recuperare ndr) e con ancora alcuni elementi chiave reduci dall’inattività causata dal Covid.

Nicola non cambia il modulo ma rispetto a Crotone sceglie interpreti diversi: Murru, Bremer, Baselli, Sanabria e Verdi partono dall’inizio.

L’inter è la stessa delle ultime giornate, con Gagliardini a sostituire l’infortunato Vidal e l’acciaccato Eriksen.

Pronti via e Lautaro colpisce indisturbato a 3 metri da Sirigu: incredibilmente la palla finisce a lato.

Lyanco si fa subito perdonare la disattenzione andando a chiudere un tiro a colpo sicuro dell’argentino poco dopo.

Sembra il preludio di un dominio nerazzurro che in realtà sembra nei primi 45 minuti si tramuterà in uno sterile possesso palla; il Torino difende basso, come previsto, per non concedere ampi spazi a Lukaku e Hakimi ma è attento e quando può riparte.

Sanabria riesce a tenere e giocare diversi palloni mostrando una tecnica difficilmente riscontrabile nei compagni di Belotti degli ultimi anni: proprio da una sua iniziativa nasce l’unica ma enorme palla gol della squadra di casa.

Sulla punizione conquistata dal paraguaiano e calciata da Verdi, Lyanco si trova indisturbato a colpire dentro l’area piccola: il centrale brasiliano colpisce il palo interno a portiere battuto.

Ad inizio secondo tempo, Nicola è subito costretto a cambiare Baselli: il centrocampista bergamasco, sofferente dopo un colpo alla caviglia (da valutare per mercoledi ndr), fa spazio a Linetty, altro reduce dal Covid.

É Izzo a commettere l’errore che sblocca la gara, quando il Torino sembrava contenere senza affanni il possesso palla nerazzurro: il centrale napoletano, con un intervento inspiegabile, atterrava Lautaro Martinez al limite dell’area. L’attaccante argentino era spalle alla porta e con l’intera difesa piazzata.

Lukaku portava in vantaggio l’Inter, spiazzando Sirigu (ultimo rigore parato datato 2019 ndr).

I nerazzurri sfruttavano il  momento di sbandamento granata andando vicino al raddoppio con una combinazione Lautaro-Hakimi che questa volta il portiere sardo riusciva a respingere.

Nicola provava a scuotere la squadra inserendo Zaza ed Ansaldi e da un angolo scaturito dalla combinazione dei nuovi entrati, il Torino trovava il pareggio su mischia: il tiro di Zaza era respinto da Handanovic che nulla poteva sul tap-in di Sanabria, giunto al secondo gol in due partite.

Per quanto visto sul campo, il pareggio era un risultato meritato.

Ma l’Inter, pur in una giornata non particolarmente brillante, può contare su una serie di campioni che con una giocata possono cambiare l’indirizzo di una partita, e di un campionato.

Uno di questi è certamente Lautaro Martinez, che, nell’unica occasione creata dai nerazzurri dopo il pareggio, trovava un’incornata imprendibile per Sirigu. Ancora una volta imperdonabile Izzo, che si limita a guardare l’attaccante argentino staccare in area.

L’arrembaggio finale del Torino, con capitan Belotti entrato negli ultimi 5’, non portava al risultato sperato.

 

COSA HA FUNZIONATO

La migliore news di giornata è certamente la prestazione di Sanabria. Al di là del gol, il centravanti paraguaiano ha mostrato una discreta condizione fisica oltre che una ottima tecnica, certamente superiore agli attaccanti sistemati al fianco di Belotti in questi anni.

Considerando il gap tecnico, il Torino ha fatto una ottima partita difensiva, ripartendo quando ha potuto, e creando, sempre da calcio piazzato, le due occasioni più nitide della partita.

Nello specifico Bremer ha limitato Lukaku in tutta la partita.

 

COSA NON HA FUNZIONATO

La classifica deficitaria del Torino lo obbliga a cercare punti con tutte le squadre: non è corretto sostenere che non sono queste le partite in cui muovere la classifica.

La vittoria del Parma di oggi, cosi come le vittorie dello Spezia contro Napoli e Milan nelle scorse settimane (i liguri hanno 6 punti in più del Torino, pur con due partite in più ndr), dimostrano che per salvarsi, il Torino ha necessità di fare punti con tutte, anche con le prime della classe, soprattutto considerando che nelle prox partite in casa verranno ospitate Juventus, Roma e Napoli.

 

Fonte foto: Torino Fc

Comments (1)

  1. Peccato nn meritavamo di perdere grazie a due errori gravi di Izzo che prima fa un fallo inutile e poi si perde lautaro. Sanabria e Bremer i migliori. Partita tatticamente ben impostata da Nicola però forse si poteva provare a stare un po’ più fuori dall’area e non tenere gli interisti davanti all’area perché prima o poi può succedere quello che è successo. Ora però vista su Sassuolo e Samp dove come minimo e sottolineo minimo si dovranno fare almeno quattro punti anche se sarebbe meglio fare filotto perché poi con il derby si finisce di fare come oggi. La lotta per nn retrocedere si sta delineando spezia Benevento Cagliari Toro Parma e Crotone ma in evoluzione perché anche il Genoa potrebbe venir risucchiato. Certo che per noi è ora di vincere soprattutto al Grande Torino perché è vergognoso che nn si siano ancora portati a casa i tre punti sul ns campo. Comunque la speranza è l’ultima a morire e boia a chi molla. FVCG

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