TORINO-BOLOGNA, THIAGO MOTTA: “TORINO SQUADRA DIFFICILE DA AFFRONTARE, MA SAPPIAMO COSA FARE PER NON SBAGLIARE”

In occasione del match di lunedì sera tra Torino e Bologna, il tecnico Thiago Motta commenta così la gara ai microfoni della sala stampa.

A parte il forfait di Dominguez appena comunicato, hai tutti i giocatori a disposizione, ti chiedo: l’abbondanza di giocatori è un alleato o a volte bisogna fare delle scelte lasciando in panchina qualcuno? Tu come vivi questa cosa da allenatore?

Vivo come prima, basandomi sull’allenamento e cercando sempre di avere sempre il massimo impegno e lavoro, preparando bene la partita. Per la prossima gara contro il Torino è importante andare in campo nel modo giusto per affrontare una buona squadra. Nello stesso modo di prima, quando non avevo tutti i giocatori a disposizione.

Settimo posto: Bologna che batte l’Inter, che arriva da tre vittorie esterne di fila. Adesso la maturità di questa squadra, di tutti voi che vi siete meritati tutto questo, è capire che gli altri vi guarderanno con occhi diversi.

Sicuramente. Ormai tutti si conoscono e oggi abbiamo talmente tante cose da studiare degli avversari che alla fine sappiamo magari più di loro che della nostra stessa squadra. Con questo voglio dire che cambia poco, l’importante è come siamo noi, come prepariamo la partita e come affronteremo la partita. Tutto il resto sarà una conseguenza di quello che è stato il nostro lavoro.

Collegato alla tua risposta, abbiamo usato tutti una parola per il suo calcio, per il suo modo di allenare, cioè il camaleonte. Da calciatore non decidevi tu perché c’era un allenatore, ma è una cosa che ti è sempre piaciuta questa e ci hai sempre lavorato da quando studiavi a Coverciano?

Hai fatto una domanda interessante, perché quando giocavo, come sempre, avevamo dei compiti da rispettare in campo per essere una squadra che gioca assieme ed era importante capire come giocare insieme, ma alla fine la decisione finale la prende il giocatore in mezzo al campo. Qui non è diverso, abbiamo delle cose da rispettare o delle responsabilità quando non abbiamo palla e quando abbiamo la palla, ma alla fine durante la partita sono i ragazzi ad avere la libertà di prendere la decisione che in certi momenti sono giuste, in altri no e questo è il calcio, sempre con il comportamento e l’atteggiamento giusto cercando sempre di ottenere il miglior risultato.

Quelli davanti che ha recuperato, Arnautovic, Zirkzee e Sansone, immagino che saranno nella condizione di giocare, ma qualcuno è in condizione migliore degli altri?

Stanno bene, stanno in gruppo, stanno riprendendo il lavoro collettivo perché allenarsi da soli non è la stessa cosa. Per la prossima partita contro il Torino ci saranno e saranno a disposizione.

Non ci puoi dire se Barrow è più avanti o meno?

Ripeto, stanno bene, Barrow sta bene e si sta allenando bene e fa parete del gruppo e quindi avrà una possibilità di giocare contro il Torino.

Guardi tanto i tuoi negli allenamenti, ma la fisicità del Toro può essere un fattore per cambiare le tue scelte e mettere qualcuno con qualche chilo in più contro una squadra così fisica?

Sappiamo che è una squadra fisica, ma non solo. È una squadra che sa giocare molto bene a calcio, che ha questo modo di giocare che fa si che diventi sempre molto complicato per le squadre avversarie proporre gioco, lo sappiamo. Quando alla fine faccio la scelta della formazione penso a tutto quello che può incidere e succedere e una delle cose è certamente la fisicità del Toro.

Hai a disposizione tutti gli attaccanti finalmente, ti chiedo come valuti la tua squadra in base a chi gioca davanti. Perché hanno caratteristiche diverse, in quale caso pensi che la squadra giochi meglio?

Chiedo a tutti i nostri attaccanti la stessa cosa al di là delle caratteristiche che hanno. Chiaramente in base alle proprie caratteristiche ognuno può dare da una parte qualcosa in più e dall’altra qualcosa in meno, ma è normale e fa parte di un equilibrio di squadra. Ma tutti sanno cosa fare sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Poi a seconda del tipo di squadra che affrontiamo decidiamo.

Due domande: nella partita contro l’Inter si è visto un Barrow molto dentro la partita, che ha vinto molti duelli facendo molte azioni da centroavanti, poi addirittura si è sbloccato con la rete anche se poi annullata. Come l’hai visto questa settimana? L’altra domanda è: si è notato questo tridente Posch-Ferguson-Orsolini molto incisivo nell’ultima partita e se può col Torino essere un tridente buono.

Barrow sta bene si allena bene e ha fatto una buona prestazione con l’Inter. Il tridente di cui parli in questo momento sta funzionando anche se secondo me può fare meglio a livello di connessione e nel cercare di capire cosa fa il compagno con e senza palla. Loro sanno la base di ciò che vogliamo e cosa dobbiamo fare ma poi hanno la libertà di fare scelte in campo che decidono in base al bene del gruppo.

Un ballottaggio ci potrebbe essere anche in difesa tra Sosa e Soumaoro. Cosa ha l’uno in più rispetto all’altro?

Stanno entrambi bene e faccio lo stesso discorso che ho fatto anche per gli attaccanti poco fa. Ognuno ha le proprie caratteristiche, ma ognuno sa di cosa abbiamo bisogno a livello collettivo.

Considerando l’assenza di Dominguez, Medel può partire titolare?

Tutti i giocatori che porterò a Torino sono pronti a giocare e le scelte saranno in base al momento e all’avversario.

Ci eravamo lasciati prima del mondiale con la possibilità di provare assieme, in quel mese e mezzo di pausa, Arnautovic e Zirkzee poi l’infermeria glielo ha impedito. Adesso questa settimana li ha avuti assieme, lei li vede compatibili assieme nel suo calcio?

 Tutto è possibile nel calcio, dipenderà solo da loro. I calciatori che metto in campo sono quelli che possono giocare assieme giocando da squadra senza inventarsi nulla. Ho avuto tempo in questa settimana di provare tutto e sono tranquillo e sereno: i giocatori sanno quello che non dobbiamo sbagliare e questa è la base da cui partiamo per creare qualcosa, per cercare di arrivare sempre più in alto con ambizione, concentrazione, impegno e lavoro.

Cosa non dovete sbagliare assolutamente?

 I ragazzi sanno molto bene non cosa non dovremo sbagliare, ma cosa non sbaglieremo.

Se non dovesse giocare, come si deve gestire Arnautovic?

 Fa parte del gruppo: se giocherà darà il suo contributo dentro al campo e se non gioca darà il suo contributo da fuori dal campo da grande professionista.

Di solito quando gli allenatori dicono “ci siamo allenati bene” spesso poi in partita lo si vede, come a Sa Siro. Te la senti di ripeterla quella frase in vista della gara contro il Torino? E cosa ti sta dando in questo momento Cambiaso che magari non era riuscito a darti prima?

 Sì, si sono allenati molto bene. Cambiaso lo vedo molto bene, con serenità quando ha la palla e legge molto bene le situazioni difensive mentre prima era più in difficoltà. Anche in fase offensiva sta crescendo molto perché è intelligente e si applica quotidianamente. Non mi sorprende che giochi così in questo momento.

Fra poco arriveranno le convocazioni nazionali. Orsolini credi che sia pronto?

Questa è una domanda per il CT della nazionale, quello che posso dire è che noi cercheremo di aiutare Orsolini facendo sì che mostri la sua forma migliore. Dipende però da lui e da come si allenerà.

Avete 35 punti e lo scorso anno ne hai fatti 36 con lo Spezia a fine campionato; quindi, stai già migliorando la tua passata stagione. Hai i punti salvezza raggiunti, quali obiettivi hai adesso?

 Il nostro obiettivo è pensare al presente perché è lì che si vive. Il nostro presente è pensare alla gara col Torino. Una gara difficilissima perché è una squadra che non ti lascia giocare, è una squadra che se libera di giocare gioca molto bene a calcio ed è una squadra aggressiva che gioca con un buon organico, con un buon allenatore che conosco molto bene. Il nostro obiettivo è fare una grandissima partita contro il Torino.

Nelle ultime partite si è notato anche un miglioramento coi piedi da parte di Skorupski, ci hai lavorato ed è cambiata anche la comunicazione coi compagni forse?

 È migliorato in questo fondamentale, ci lavoriamo quotidianamente con tutti e quindi i risultati arrivano.

Ci sono uno o più giocatori del Torino che teme di più? E se ha organizzato a tal proposito qualche accorgimento tecnico-tattico?

Ho un grande rispetto per la squadra del Torino perché è una buonissima squadra con un allenatore che sa cosa vuole e sa trasmetterlo ai giocatori. Affronteremo il Torino come abbiamo affrontato le altre squadre: con grande rispetto, consapevoli di quello che siamo oggi e di quello che possiamo fare e affrontare la partita al massimo.

Visto il grande momento che sta vivendo il Bologna: batti l’Inter e anche al di fuori iniziano ad accorgersi del grande lavoro che sta i facendo, ti fa effetto sentire dire che Thiago Motta è un predestinato?

 Fa sempre piacere ascoltare delle belle parole, ma bisogna avere equilibrio e mi fa piacere quando parlano del Bologna, perchè faccio parte di un club che in Questo momento sta funzionando bene e i risultati lo dicono. Ho la mia responsabilità, come tutti i membri dello staff del Bologna, cercando di dare sempre il massimo affinché i giocatori possano esprimersi al meglio.

 

(Foto: Repubblica.it)

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