SE NON È ESAME DI MATURITÀ, LO È ALMENO DI TERZA MEDIA: AL DALL’ARA PER VINCERE

Domenica alle 12:30 i ragazzi di mister Juric, o meglio di mister Paro (visto la squalifica rimediata contro il Milan dal tecnico croato), affronteranno al Renato Dall’Ara il Bologna di Thiago Motta, reduce da due vittorie consecutive: l’ultima in casa del Monza di Palladino.

Emiliani che si trovano dodicesimi a sole 4 lunghezze dai granata e che, come Ricci & Co., arrivano da due importanti vittorie. Una partita fondamentale da ambo le parti per dare continuità ai buoni risultati conseguiti ultimamente.

Il Bologna con Thiago Motta ha cambiato modo di giocare affidandosi ad un 4-2-3-1 che in certe fasi di gioco assomiglia moltissimo al 3-4-3 proposto a La Spezia. Il Bologna cerca di concentrare il gioco sulle vie laterali con rombi composti da terzo centrale/terzino, mediano, trequartista ed esterno. Il suggerimento più provato dai mediani è sempre quello verso gli esterni per cercare l’ampiezza.

Domani davanti a Skorupski giocheranno LucumìSoumaoro, mentre ai loro lati ci saranno a sinistra il bianconero Cambiaso e a destra Posch (in fase di transizione offensiva è lui il prescelto a formare la linea a 3 con gli altri due centrali).

In cabina di regia il rientrante Schouten insidia per un posto da titolare il duo formato da Medel Ferguson, ancora favoriti per partire dal primo minuto. I tre a cui daranno appoggio i due mediani scelti da Motta saranno molto probabilmente AebischerDominguezBarrow, con Orsolini come outsider.

Unica punta: Marko Arnautovic dovrebbe farcela, in caso contrario pronto l’ex baverese Zirkzee.

PUNTI DI FORZA

Thiago Motta ama mantenere più giocatori possibili oltre la linea della palla: in fase di costruzione i due mediani agiscono vicino ai difensori per agevolare l’azione, gli esterni rimangono molto larghi mentre i trequartisti giocano nei mezzi spazi. Trequarti insidiosa quella bolognese, dotata di un grande tiratore (giocatore che, forse ironicamente a detta di Juric, manca al Torino visto l’assenza di gol da fuori) quale Nicolas Dominguez, che con Thiago Motta ha guadagnato qualche metro in avanti, nonostante l’ultima a Monza è sembrato più lui vicino a Medel con Ferguson (andato in gol) a presidiare la trequarti con Barrow.

PUNTI DEBOLI

Il Bologna è una squadra solida, con un grande centravanti a fare la differenza, ma tecnicamente, se non in alcuni singoli, è inferiore al Torino. I ragazzi di Juric hanno dalla loro grandi capacità di legare il gioco, il Bologna difendendo a 4 dovrà fare i conti con uno dei due trequartisti granata costantemente tra la linea dei mediani e quella difensiva (Vlasic).

Fondamentale, a mio modo di vedere la partita, sarà l’alchimia tra le corsie laterali e la zona centrale del campo: il Bologna attaccando con molti uomini, lascia molto spesso spazio sulle corsie laterali; Lazaro Singo dovranno essere bravi ad arrivare sul fondo giocando d’appoggio con i trequartisti, i quali dovranno essere facilitati dalla profondità che dovrà essere bravo a garantire Pellegri, ed il centrocampo di Lukic e Ricci.

Occhio a Singo: la sfida con Cambiaso è aperta e difensivamente il ragazzo in prestito dall’altra sponda di “Torino” non è un asso .

Probabile formazione:

Bologna (4-2-3-1) Skorupski; Cambiaso, Lucumì, Soumaoro, Posch; Ferguson, Medel; Barrow, Dominguez, Aebischer; Arnautovic.

 

(Fonte foto: Bologna)

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