Brekalo trasferta

Perchè il mancato riscatto di Brekalo sarebbe un pessimo segnale

La stagione che si concluderà venerdì sera contro la Roma è stata sicuramente molto positiva.

I meriti maggiori per un’annata che ha fatto riavvicinare il Torino ai propri tifosi vanno senza dubbio a Juric: già dalle amichevoli estive in Francia e in Olanda, si era intravisto un cambio di passo dal punto di vista tattico e di approccio alla gara.

Le partite sbagliate dalla squadra granata durante l’intero campionato si possono contare sulle dita di una mano: è opinione diffusa che il Torino abbia raccolto meno di quanto espresso sul campo; in un anno in cui le romane e l’Atalanta hanno avuto un rendimento inferiore rispetto alle proprie potenzialità, i granata avrebbero potuto lottare per il settimo posto.

Considerando il diciassettesimo posto di dodici mesi fa, il salto in avanti del Torino resta comunque considerevole.

 

Al di là degli aspetti prettamenti di campo, il mister croato ha lavorato a stretto contatto con la dirigenza per provare a modernizzare l’intera società: tra i tanti miglioramenti apportati, una sala relax e una sala pranzo sono state allestite al Filadelfia per permettere alla squadra di pranzare o cenare assieme senza costringere i giocatori a riposare in garage nelle proprie macchine in caso di doppio allenamento; inoltre l’approccio al mercato di gennaio è stato decisamente diverso rispetto a quello estivo, che non aveva convinto (ndr eufemismo) il tecnico arrivato dall’Hellas.

Durante una delle ultime conferenze pre partita, Juric aveva sottolineato come la piazza non possa nuovamente accontentarsi di un altro piazzamento a metà classifica nella stagione 2022-2023: il Torino deve avere l’obbligo di provare almeno ad inserirsi nella lotta per l’Europa.

Con il ricavato dalla cessione certa del miglior giocatore della stagione, il brasiliano Bremer, Juric ha condiviso cosa serva per alzare il livello della squadra: blindare gli elementi chiave della rosa e inserire alcuni elementi funzionali al suo gioco.

Tra i migliori della rosa non è possibile non annoverare Lukic, autore di un vero e proprio salto di qualità quest’anno grazie alla gestione del tecnico croato; sicuramente dobbiamo inserire Belotti, che nonostante un’annata colma di infortuni, è ancora una volta il miglior marcatore della rosa; e poi Praet e Brekalo, i due giocatori capaci di inventarsi la giocata in qualsiasi momento della partita che tanto erano mancati nelle stagioni precedenti.

Dei cinque elementi che hanno costituito la migliore spina dorsale offerta dai granata quest’anno, il solo Lukic ha ottime possibilità di restare in granata anche la prossima stagione.

Detto di un Bremer in partenza, Belotti è in scadenza ed ad oggi non si hanno notizie certe sul suo futuro, mentre Praet e Brekalo sono in prestito e il diritto di riscatto non è stato ancora esercitato.

Se per il belga la situazione resta fluida, con il Torino che, visti i numerosi infortuni del trequartista ex Samp, ha avanzato un’ulteriore richiesta di prestito con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinate condizioni al Leicester, per il croato i granata stanno continuando a trattare anche dopo la scadenza del diritto di riscatto, nella speranza di ridurre la richiesta di Wolfsburg: un gioco d’azzardo che in questi 17 anni l’ambiente granata ha imparato suo malgrado a conoscere bene.

Ogni analisi è certamente prematura, ma ad oggi sembra concreto il rischio di perdere buona parte degli elementi chiave che quest’anno hanno contribuito all’ottima stagione del Torino e di costringere Juric a ripartire quasi da zero nel ritiro austriaco di inizio luglio.

 

fonte immagine TMW

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