Menu
Corriere Granata
  • HOME
  • CALCIOMERCATO
  • NOTIZIE
    • DICHIARAZIONI
    • ALLENAMENTI
    • GIOVANILI
  • SERIE A
    • ANALISI PARTITE
    • ANALISI AVVERSARI
    • LE PAGELLE
    • CLASSIFICA
    • CALENDARIO
  • EDITORIALI
    • PEDROSISMI
    • MARRAVIGLIE
  • CONTATTACI
Corriere Granata

Per ogni fine c’è (dovrebbe esserci) un nuovo inizio

Posted on 27 Dicembre 202029 Dicembre 2020 by Matteo Pedrosi
Foto Claudio Furlan – LaPresse – Torino Fc

Il Torino Fc sta pagando una scelta coraggiosa: quella di voler rivoluzionare, almeno questa era l’intenzione iniziale, scegliendo di ri-partire da Marco Giampaolo, tecnico tra i più integralisti e fedeli al suo modo di giocare, da alcuni definito “talebano” (sebbene poi abbia dimostrato il contrario), con quel 4-3-1-2 autentico marchio di fabbrica del tecnico abruzzese, nativo di Bellinzona (Svizzera, quindi a suo modo preciso), in possesso, al suo arrivo, ma anche a fine mercato estivo, di una rosa abituata da anni alla difesa a 3, addestrata più alla distruzione che alla costruzione, educata più all’attesa che all’attacco, in principio fu Ventura, poi Mazzarri, eccezion fatta per la parentesi Mihajlovic, ricordato più per la difesa colabrodo (quella dei 66 gol subiti). Tutto questo nell’estate più difficile, quella del mercato ristretto, quella della pandemia mondiale, quella immediatamente successiva alla peggior stagione dell’ultimo decennio, un campionato letteralmente ripreso per il rotto della cuffia, culminato con la salvezza targata Moreno Longo, raggiunta con i tanto agognati #40punti, da scrivere rigorosamente tutto attaccato e con cancelletto, così come si fa in piena era/epoca social, la fatidica e per certi versi “mitica” soglia salvezza da quando esistono i tre punti a vittoria, o giù di lì.

La sessione di mercato estiva, partita in pompa magna con gli arrivi dei fedelissimi giampaoliani Linetty e Ricardo Rodriguez, con l’approdo del promettente esterno difensivo kosovaro Vojvoda, “ragazzo pulito e volenteroso” (così lo definirà poi il mister), si è presto arginata contro il muro, pardon, i muri, delle difficoltà sopraelencate: la crisi economica mondiale (a un certo punto, non so se lo ricordate, sembrava spendesse solo Urbano Cairo, tanto che qualcuno arrivò ad osare con l’hashtag #VagnatiAccelera, e da quel momento, di fatto, il direttore sportivo granata tirò una brusca frenata), poi le richieste economiche dei club proprietari dei cartellini (le famose #primescelte – altra sottospecie di neologismo/portmanteu social – spesso costano ed è, sarebbe, compito del bravo ds ripiegare su valide, possibilmente, alternative di ruolo), poi le decisioni dei giocatori (quando bussa alla tua porta un club come l’Atletico Madrid di Simeone diventa complicato rimaner competitivi, e sapete già di chi sto parlando senza il bisogno che ne faccia menzione) e, dulcis in fundo, ma non è un aspetto meno importante, le difficoltà riscontrate nel vendere i giocatori, reduci da una stagione non certo esaltante, quindi difficili da “piazzare”, in un mercato nel quale anche le big hanno notevolmente risparmiato.

E oggi siamo qui, a fine 2020, all’ultimo posto in classifica, con 8 punti in 14 partite, con la peggior difesa del campionato e con quella “melma in testa“, ancora viva e vegeta, ahinoi, una melma che appare così densa e ardua da scrollarsi di dosso, nonostante le tante buone prestazioni offerte, spazzate psicologicamente via da altrettante rimonte e contro rimonte subite. In tutte le classifiche che non contano, ossìa quelle dei primi tempi, quelle dei primi 75 minuti!, quelle delle squadre passate in vantaggio (ne ho lette di tutti i tipi), il Toro sarebbe secondo, terzo, con un piede in Champions League e con un bomber ai primi posti in classifica cannonieri (ah no, quello ce l’abbiamo veramente). Ma la realtà è un’altra e fra pochi giorni comincerà la sessione di mercato invernale più importante degli ultimi anni, forse di sempre, almeno per noi granata. Chi sta leggendo queste ultime righe obietterà che il Toro, nel mercato di gennaio, non ha mai fatto grandi investimenti (eufemismo), lo dice la storia della presidenza Cairo. Ma la scelta di proseguire con Giampaolo, nonostante i risultati sportivi ottenuti (o non ottenuti), è il chiaro segnale che ci sia l’intenzione quantomeno di mettere delle toppe ad un mercato estivo incompleto ed in un certo senso avallato dal tecnico, almeno pubblicamente (“Rincon può fare il play”, “troveremo altre linee di passaggio”, ecc. ne ricordo tante). Se così non fosse assisteremmo ad una forma di masochismo, a suo modo coerente ed in linea con le scelte estive o settembrine, ma che contribuirebbe a mantenere quel senso di incompletezza, quel senso di inadeguatezza (della rosa) che rischierebbe di spalancarci le porte della B (incubo per noi “trentenni suonati” che di stagioni così ne abbiamo passate) facendoci sprofondare nell’abisso (con la “a” minuscola, nonostante la collaborazione, anche se in minima parte, di Abisso con la A maiuscola, i più ricorderanno).

Sono mancati gli acquisti nei ruoli cardine (play, seconda punta e trequartista, per quanto conosca il gioco di Giampaolo), i famosi giocatori “funzionali”. Chi mi segue su Twitter sa che l’ho scritto in tutte le salse, dalla fine della sessione estiva di calciomercato, e non ho mai nascosto le mie perplessità. Non andrò oltre nella disamina tecnico-tattica per non tediarvi al primo articolo, ma sicuramente avremo modo di parlarne. Chiuderei con i classici buoni propositi di fine/inizio anno: mi affido alla speranza che questo mercato di riparazione possa esserci utile a riparare, appunto, e che il mio profilo Twitter possa diventare un brulicar di bandierine di tutte le nazioni, anche quelle più difficili da riconoscere per i meno avvezzi alla geografia (qui sorridete voi e mi permetto un sorriso anch’io). Vi auguro un Felice Anno Nuovo e auspico per tutti noi un’annata calcistica (e non solo) migliore di quella appena conclusa. Non chiedo molto, in fondo.

9 thoughts on “Per ogni fine c’è (dovrebbe esserci) un nuovo inizio”

  1. Giampaolo ha detto:
    30 Dicembre 2020 alle 8:40

    Articolo puntuale e preciso, come d’altronde tutti i tuoi tweet.
    Ho salvato tra ii preferiti il sito così tra qua e Twitter non mi perdo niente!!!!

  2. Stefano ha detto:
    28 Dicembre 2020 alle 16:32

    Forza Matteo !!

  3. Paolo ha detto:
    28 Dicembre 2020 alle 11:26

    Tutto chiaro, cronologicamente preciso e incontestabile. Bravo Matteo come al solito. Quel che sarà del Torino nel 2021, lo “scopriremo solo vivendo”. Un saluto granata.

  4. Fabio De Vivo ha detto:
    28 Dicembre 2020 alle 9:07

    Vai avanti in questo esperimento “socio”,mi sembra ben articolato e sicuramente valevole di un certo seguito!
    #FVCG #SFT

  5. Fulvio ha detto:
    28 Dicembre 2020 alle 0:07

    Sottoscrivo ogni singola virgola di quanto scrivi.
    Un solo dubbio: domenica si va a Parma, #ultimaspiaggia . Perdessimo, cosa in cui riusciamo piuttosto bene, sarebbe una mazzata da cui sarebbe difficile rialzarsi. A Gennaio ci troviamo con un Mr. che spinge per un modulo e la squadra per un altro. A quel punto non so chi ci crederebbe ancora fra giocatori, tecnico e società.

  6. Cristian ha detto:
    27 Dicembre 2020 alle 22:53

    Analisi perfetta Matteo! Mi spiace solo non averti ancora conosciuto di persona… ma ci sarà occasione quando verrai a Torino!!

  7. Fabio ha detto:
    27 Dicembre 2020 alle 22:16

    Ciao Matteo, non ti conoscevo assolutamente poi per caso leggendo come tutti i giorni notizie sul ns AMATO TORO mi sono imbattuto sulle notizie,commenti su Twitter e devo dire che sei assolutamente sopra la media! Grazie!

  8. Davide ha detto:
    27 Dicembre 2020 alle 18:14

    Speriamo lo legga Cairo! Articolo ben fatto e secondo me veramente esaustivo di tutta la situazione attuale

  9. Gabriele ha detto:
    27 Dicembre 2020 alle 17:26

    Grande Matteo, sempre lucido e preciso.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Email
  • Twitter
Tweets by @CorriereGranata

EDITORIALI

  • Papadopulo sul suo breve periodo al Toro: “Cairo mi esonerò dopo 9 giorni solo per vendicarsi”. Ma il mister dimentica qualche piccolo dettaglio…
    di Matteo Pedrosi
  • Verso Torino-Genoa, vero e proprio esame di maturità per la squadra di Nicola
    di Matteo Pedrosi
  • Dallo 0-7 al 3-3 in rimonta: Atalanta crocevia delle stagioni granata
    di Alfonso Marra

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

  • Parla Cairo: “A Cagliari vittoria importante, le cose vanno meglio. Il rinnovo di Belotti? Ci lavoriamo…”
  • Cagliari-Torino 0-1, N’Koulou: “Giochiamo con il cuore. Nicola dà importanza agli uomini”
  • Cagliari-Torino 0-1, Nicola: “Al gol siamo esplosi. Stiamo trovando equilibrio”

NEWS TORO

  • Lazio-Torino: per la Lega si gioca, domani decisione Asl
  • Focolaio Toro, sale a 10 il numero dei positivi
  • Torino-Sassuolo, ufficiale il rinvio della gara

ANALISI PARTITE

  • CAGLIARI-TORINO 0-1: L’ANALISI DELLA PARTITA
  • Torino-Genoa 0-0, l’analisi della partita
  • Torino-Fiorentina 1-1: l’analisi della partita

REPORT QUOTIDIANO

  • Report dal Fila: proseguono gli allenamenti individuali
  • Report quotidiano dal Fila: occhi rivolti al Sassuolo
  • La ripresa al Filadelfia: Sanabria finalmente in gruppo

CALCIOMERCATO

  • Mandragora ufficiale al Toro. I dettagli dell’operazione
    1 Febbraio 2021
  • MERCATO LIVE: tutti gli aggiornamenti sulle trattative granata
    1 Febbraio 2021
  • Mandragora al Toro, visite e firme nelle prossime ore
    1 Febbraio 2021

MENU’

  • HOME
  • CALCIOMERCATO
  • NOTIZIE
    • DICHIARAZIONI
    • ALLENAMENTI
    • GIOVANILI
  • SERIE A
    • ANALISI PARTITE
    • ANALISI AVVERSARI
    • LE PAGELLE
    • CLASSIFICA
    • CALENDARIO
  • EDITORIALI
    • PEDROSISMI
    • MARRAVIGLIE
  • CONTATTACI

CLASSIFICA

APPUNTAMENTI

  • Martedì 9 Febbraio

    Matteo Pedrosi intervistato da Calcio Style sul mercato e sul futuro del Toro

    Clicca qui per leggere l'intervista

Privacy Policy
©2021 Corriere Granata - Matteo Pedrosi ® Tutti i diritti riservati