Nicola presenta Torino-Juventus: “Una partita che ho sempre desiderato, immaginiamoci il rumore dei tifosi”

Mister Davide Nicola ha presentato nella sala conferenze dello Stadio Grande Torino il derby che si giocherà domani alle ore 18 tra Torino e Juventus. Ecco le sue parole ai microfoni della stampa.

Domani sarà una partita speciale: su cosa punterà? “E’ una partita che abbiamo desiderio di giocare, rappresenta la nostra città ed è sentita in maniera diversa. L’abbiamo vissuta bene, lavorando come al nostro solito. Per me è la prima volta, c’è tanta curiosità perchè lo sapete, abito poco distante da qui ed è stata interessante la settimana. Chi ha questi colori come passione, basta un cenno per capirsi: chi tifa l’altra parte ha un distacco superiore. E’ tutto molto gratificante: la squadra vuole dare il massimo esprimendo un buon gioco, dobbiamo essere sicuri dei nostri mezzi“.

La condizione della squadra? “Chi rientra dalla Nazionale è sicuramente grato di aver rappresentato il proprio paese. Chiaro che qualcuno è rientrato oggi, alcuni ieri e non li abbiamo potuti vedere ma si sono allenati con le rispettive nazionali, vedremo le condizioni individuali oggi in allenamento“.

Mister lei ha sognato di vivere questa partita, ce la descrive? “Nel mio immaginario questo desiderio c’è sempre stato. Parte del mio lavoro consiste anche nell’enorme desiderio di vivere queste partite, unite a quello che si metterà in campo. Sono elettrizzato, non vedo l’ora che l’arbitro fischi l’inizio“.

Ha già vissuto questa partita da allenatore del Genoa, un excursus di sentimenti? “No, troppi ex per il mio modo di pensare, non mi concentro mai sul passato ma sul presente. A me interessa concentrarmi su questa chance di giocarci una grande partita, rimane ovviamente valido anche per le prossime partite“.

Come sarà giocare il derby senza pubblico e che messaggio vuole dare alla gente granata? “Gli spalti vuoti sono davvero un colpo al cuore. Dobbiamo immaginarci il rumore dei tifosi che ti smuove dentro, il calcio di adesso non ha la stessa valenza di quando c’è il pubblico: noi però siamo professionisti, ma siamo nell’era dei social e sappiamo che ci stanno molto vicini tramite questo modo che è l’unico“.

Affrontare il derby è questione più di cuore o tattica? “E’ come se dicessi se per raggiungere l’obiettivo è più importante il pensiero o l’azione, non possono non coesistere entrambe le cose. E’ importante avere un obiettivo e avere il percorso, la differenza sta nel come si fanno le cose: è l’unico modo che ci può far scattare la consapevolezza per raggiungere il traguardo“.

E’ un derby strano, c’è solo l’innegabile superiorità della Juve. Ha qualche sorpresa in serbo? “Il pronostico non mi interessa, noi se giochiamo da squadra possiamo mettere in difficoltà chiunque. Prima ci dobbiamo concentrare su cosa dobbiamo fare, poi dobbiamo mettere in pratica quello che si prova in campo. Io vado in campo per ottenere il massimo”.

N’Koulou? “Voglio convocarlo, ma non potrà essere della partita perchè ha avuto per un mese il Covid. C’è da rifare un percorso di allenamento del recupero fisico, ha riassaggiato il campo ma vediamo se sarà possibile portarlo almeno in panchina per fargli sentire l’adrenalina“.

La Juventus è in difficoltà: crede sia l’occasione da non perdere? “Io ho un grandissimo rispetto per gli avversari e l’ho sempre avuto anche da giocatore. Loro hanno dimostrato di essere una grande squadra negli anni, che sia prima o quarta hanno dei valori consolidati nel tempo: i punti in classifica determinano la qualità espressa nel campionato, la partita singola spariglia tutte le carte“.

Belotti è importante averlo in forma? “Tutti i componenti della squadra sono importanti, e devono avere consapevolezza e autostima di sè stessi. Il Torino ha valori come gruppo e in campo, si tratta solo di trasmetterli in partita e nell’ambiente”.

[Fonte foto: Torino FC/LaPresse]