[Fonte foto: torinofc.it]
Nicola presenta Cagliari-Torino: “Mi butterei nel fuoco pur di proteggere il mio gruppo”.
Vigilia di Cagliari-Torino, altro scontro salvezza importante per il Torino di Nicola dopo il pari ottenuto in casa con il Genoa poco meno di una settimana fa. Nicola ha presentato la sfida di domani ai microfoni di Torino Channel, partendo proprio dalla notizia di questa mattina in cui il club granata comunicava attraverso il proprio sito ufficiale della positività di due calciatori al Covid.
“Scherzosamente ho telefonato subito ai ragazzi dicendo loro che mi avevano tolto un paio di scelte e qualche problema. Scherzi a parte, nel contesto in cui siamo può capitare: non posso contare per un periodo su di loro, ma ne ho altri a disposizione. Non voglio alibi e auguro ai miei due calciatori di recuperare il prima possibile”.
“Le fanno piacere le parole spese nei suoi confronti da alcuni giocatori nel post partita di Torino-Genoa? Fa piacere che i ragazzi abbiano speso belle parole nei miei confronti, ma questo era il primo passo che volevamo raggiungere. Loro sanno benissimo che mi butterei nel fuoco in qualunque situazione pur di proteggere il gruppo”.
“Il Cagliari ha una squadra di ottimo livello come voi, in questa partita conterà più la tattica o la forza dei nervi? Il Cagliari ha sicuramente una rosa importante, ma come noi riteniamo di esserlo a nostra volta. A me degli altri interessa relativamente e credo che la mia squadra non possa separare il giocare la partita da un punto di vista tattico da un punto di vista della forza dei nervi. Questa squadra deve sempre andare al massimo: primo perché è più semplice ottenere quel qualcosa in più, in secondo luogo non hai scusanti perché stai dando il 100%. Di sicuro rappresenta una partita in cui noi dobbiamo e possiamo fare uno step in più”.
“Contando l’importanza di un successo a Cagliari, i suoi giocatori entreranno in campo con una vocazione offensiva superiore alla media? C’è differenza tra ciò che vuoi fare e ciò che effettivamente farai: l’equilibrio sta nel preparare la partita in un certo modo, nell’avere una determinata identità e metterla in campo”.
“Il Cagliari potrebbe partire con l’intenzione di fare la partita. Può favorirvi? Noi nelle ultime partite abbiamo dimostrato che nella nostra idea di calcio vogliamo essere aggressivi e proporre gioco. Su questo noi stiamo lavorando in maniera importante migliorando sotto diversi aspetti, partita dopo partita”.
“Oltre ai singoli, quali sono le insidie del Cagliari? Le insidie partono sempre da noi stessi: noi vogliamo fare tutto al massimo, può essere un’insidia il fatto di avere retro pensieri che ti portano a non esprimere il massimo. Da questo punto di vista stiamo dimostrando di voler andare oltre a queste difficoltà. Poi è chiaro che c’è il valore dell’avversario e il Cagliari in questo senso ha dei giocatori importanti. Ma noi partiamo da quello che vogliamo fare noi”.
“Ci sono novità di formazione? Baselli può finalmente partire titolare? Nella nostra idea di gruppo tutti sono fondamentali: tutti avranno la possibilità di dimostrare il proprio valore. Con Daniele c’è un dialogo continuo in quanto noi lo riteniamo molto importante per questa squadra. Vogliamo che arrivi al livello a cui lui per primo aspira di arrivare. Non abbiamo ancora deciso, ma la nostra idea è quella di farlo partire titolare non appena sarà pronto”.
“Pensa di aver trovato l’assetto difensivo più adatto? Nelle ultime due partite gli interpreti sono stati identici, è anche ovvio però che nella mia testa, ancora prima di entrare al Fila, avevo già le idee chiare. Le dinamiche cambiano talmente velocemente, anche in base al tipo di avversario che si affronta, che possono portare a delle modifiche. Abbiamo voglia di sfruttare tutti al 100%”.
“La quota salvezza quale sarà? Per me è una perdita di tempo fare certi calcoli. Non saprei manco dire quale potrebbe essere. E’ un fattore che non possiamo controllare. La corsa è aperta e indipendentemente dai nostri risultati continuerà a rimanere aperta. La nostra abilità sarà quella di esprimere noi stessi al massimo e di non essere schiavi dei fattori esterni”.
“Dopo un mese di lavoro, cosa pensa che manca alla squadra per soddisfarla pienamente? A me la squadra sta dando soddisfazioni. E’ chiaro che noi cerchiamo di oggettivare l’idea di calcio che vogliamo dare: essere aggressivi e propositivi, cercando di ribaltare velocemente l’azione. Ci piace fare molte cose e stiamo progredendo per step per trasferire la nostra idea. I numeri sono dalla nostra parte, certo dobbiamo migliorare in alcuni aspetti: dobbiamo per esempio essere più concreti nelle occasioni che creiamo”.
“Cos’ha il Toro in più rispetto alle altre pretendenti alla salvezza? Noi lavoriamo nella direzione che il Toro si percepisca come un gruppo. Da questo punto di vista mancano delle cose che cercheremo di farle meglio, stiamo lavorando per questo”.
“E’ un vantaggio giocare prima delle concorrenti come capitato da quando è arrivato? Per me è indifferente, è la gara stessa che ci porta alla competitività e al dimostrare il nostro valore. Noi giochiamo quando dobbiamo giocare, con la voglia di giocare al massimo”.