Milan-Torino 1-0: l’analisi della gara

Dopo 59 giorni, Belotti torna titolare nello schieramento iniziale di Juric che conferma anche Buongiorno sul centro sinistra.

Nel Milan, Giroud viene preferito a Ibrahimovic, reduce dai 95’ di Bologna.

La mossa di Pioli risulterà decisiva: ad inizio partita il francese siglerà il gol vittoria rossonero nell’unico vero tiro in porta del Milan in tutta la partita.

Il Torino, prima e dopo il gol, aveva mostrato personalità, palleggiando nella metacampo avversaria e mantenendo il baricentro all’altezza della propria trequarti.

L’indicazione del mister rossonero è invece inequivocabile: l’azione non deve essere costruita da dietro per il timore di perder palla sul pressing alto granata.

Il Milan si ritrova quindi a cercare Giroud con palle alte e lunghe spesso preda degli attenti Bremer e Djidji.

Il copione del secondo tempo rimane pressochè identico: la squadra di Juric ha il pallino del gioco ma non sfonda.

Il Milan si difende con ordine ma non dà mai la sensazione di poter essere pericoloso, nonostante l’ingresso di Theo Hernandez sulla sinistra.

Gli ingressi di Sanabria e Praet rivitalizzano l’attacco granata: sono proprio i due entrati nella ripresa a confezionare le migliori palle gol della partita.

Nella prima il paraguaiano calcia in diagonale servito da Praet con Tatarusanu bravo a respingere, nella seconda il belga pizzica la traversa dopo una deviazione di Tomori.

L’assalto finale produce un tentativo di autogol sventato dal portiere romeno e, sul successivo calcio d’angolo, un altro tentativo di Sanabria che non riesce a spingere in rete un’ultima disperata spizzata di Milinkovic Savic, salito in area per tentare il pari in extremis.

Le prestazioni della squadra di Juric riportano alle considerazioni finali già avute nel post derby e nel post Napoli: questa squadra raccoglie meno di quanto meriti, ma sul lungo termine questa mancanza di cinismo può trasformarsi in problema.

COSA HA FUNZIONATO

Come a Napoli, il Torino ha disputato una prestazione dignitosissima e come a Napoli ha costretto l’avversario a disputare una partita sotto i propri standard.

La squadra di Juric mostra personalità, ha un’ottima fase difensiva e diversi singoli stanno mostrando evidenti segnali di crescita: nota di merito per Lukic, oggi autore di un’ottima gara.

COSA NON HA FUNZIONATO

Il Torino non ha mai faticato a palleggiare nei pressi dell’area avversaria ma la sensazione è che sia mancato qualcosa in rifinitura che soltanto l’entrata di Praet è riuscita a migliorare.

Ad oggi la squadra di Juric non riesce a sfruttare pienamente il contributo degli esterni in zona offensiva: oggi Aina non è mai riuscito a produrre un cross pericoloso, mentre Singo è apparso poco lucido nelle scelte finali.

 

fonte immagine: il messaggero

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