JUVENTUS-TORINO, ALLEGRI “DOMANI PARTITA IMPORTANTE. IL TORINO È UNA SQUADRA MOLTO AGGRESSIVA….”

Alla vigilia del derby della Mole tra Juventus e Torino il tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, commenta così la partita di martedì sera.

Che cosa rappresenta per lei e per la squadra questo derby.

 Il derby è sempre la stracittadina, è una partita sempre importante per noi e per loro. Ma per noi soprattutto perché dobbiamo continuare questa scalata. Il Bologna ha battuto l’Inter e quindi ce lo abbiamo a 3 punti. Bisogna cercare di riagguantarlo e continuare sui nostri punti fatti in campionato che momentaneamente sono 47 e quindi bisogna cercare di incrementare questi punti che sono stati fatti in campionato. Il cammino è lungo, domani è una partita molto complicata perchè il Torino è una squadra molto preparata, ha delle buone qualità e soprattutto è una squadra molto aggressiva.

Chiesa è arruolabile per un lungo minutaggio?

Chiesa ha fatto allenamento con la squadra, arrivava da sei giorni in cui non aveva fatto praticamente niente, gli ultimi due giorni li ha fatti a parte. Devo ancora decidere, ma difficilmente potrà partire dall’inizio perché i giocatori che vengono da un lungo periodo di inattività vanno gestiti e lui ha giocato due partire di seguito con Fiorentina e Nantes ed è normale che l’abbia tra virgolette pagata. Però ora sta bene.

Bonucci lo abbiamo visto fare qualche minuto in queste ultime partite. Le chiedo se è già pronto per partire dall’inizio o è ancora presto visto il tipo di avversario di domani.

Leo sta molto meglio, ha ripreso confidenza col campo pochi minuti a Spezia e qualche minuto in più in Francia. Diciamo che ha passato un lungo periodo di inattività, sta bene, ma domani si siederà vicino a me. Leo è molto importante perché da qui alla fine ci sono ancora tante partite e c’è bisogno di lui. Poi ricordiamo che comunque è ancora il capitano della Juventus.

Pogba come sta? Può essere convocato per il derby?

Pogba sta meglio e domani è convocato. Domani se c’è bisogno lo metteremo dentro, non ha un minutaggio altissimo, ma ha un buon minutaggio.

Al di là degli aspetti tipici del derby le chiedo cosa teme di più del Torino soprattutto dal punto di vista tattico.

Il Toprino e le squadre di Juric sono squadre molto specifiche nel giocare perché aggrediscono molto, attaccano molto, danno molta pressione e quindi diventano partite di grande intensità. Quindi noi dobbiamo essere molto bravi a giocare questo tipo di partite, a calarci nella realtà della partita. Se pensiamo domani di andare in campo in punta di piedi rischiamo di prenderle e quindi bisogna essere pronti sapendo dell’importanza della partita. In questo momento qui la nostra forza deve essere quella dei piccoli obiettivi che abbiamo davanti. E domani il piccolo obiettivo è quello di provare a raggiungere il Bologna, Torino permettendo.

Quella d’andata fu una partita decisa da Vlahovic, una partita sporca e molto chiusa. Toccherà ancora a lui, come sta e queste sono le sue partite?

Vlahovic sta bene, ma ora a parte Milik che rientrerà dopo la sosta, Kaio Jorge e Locatelli che è squalificato, tutti gli altri stanno bene. Poi è normale c’è chi ha più minutaggio e chi meno. Da ora in avanti, giocando una volta ogni tre giorni, bisogna essere tutti pronti. Per quanto riguarda invece la partita è una partita sporca. Con il Torino è sempre difficile giocare, lo ha dimostrato quando ha perso a Milano contro il Milan; quindi, bisogna portare gli episodi dalla nostra parte che è la cosa più importante.

Juric se non erro lo ha battuto una sola volta in carriera. Lei prima ha parlato di una squadra molto aggressiva, è vero che anche il Torino ha molti assenti; quindi, le chiedo se questa inizia ad essere la vera Juve che si aveva in mente considerato anche il debutto di Pogba. Che significato ha questo derby al di là della classifica?

Questa partita ha il valore che deve avere. Nel senso che la classifica, indipendentemente da quello che succede là fuori, noi dentro al campo dobbiamo fare i punti per rimanere nelle prime quattro e il -15 non ci riguarda. Quindi in questo momento qui la squadra ha fatto 47 punti, togliendo 2 con la Salernitana che era finita quindi sarebbero 49. Ma facciamo 47. Momentaneamente siamo tra le prime quattro con una partita in meno. Quindi domani è una partita difficile da giocare. A parte Milik che rientra dopo la sosta e Miretti che sarà a disposizione per la partita con la Roma, tutti gli altri sono a disposizione. Poi, per quanto riguarda Pogba, arriva da 315 giorni dall’ultima partita che ha giocato; quindi, dire che sia totalmente recuperato e che possa essere titolare ce ne passa. Chiesa ha avuto uno stop di dieci mesi, è tornato e riesce a fare una partita e mezza e poi si ferma una settimana; quindi, per avere il Chiesa che ti da continuità ci vorrà un po’ di tempo e di pazienza, ma è la normalità.

Alla luce di quello che ha detto prima le chiedo se ha avuto occasione di confrontarsi con Pogba e cosa ha chiesto, cosa chiede a lui da qui a fine stagione.

Io con Paul ci parlo come con gli altri giocatori, è normale che lui deve capire che ha a disposizione un pezzo importante di stagione per rimettersi in carreggiata. Quindi deve avere tutti gli stimoli per far sì che faccia un buon finale di stagione e che ci dia una mano.

Paredes come l’ha visto? Domani dovrebbe essere titolare quindi le chiedo cosa si aspetta da lui?

Paredes ha alternato fino ad ora buone prestazioni ad altre meno buone. E ha giocato molto perché ha fatto 15 partite in campionato, 4 in Champions e 1 di Coppa Italia e 2 presenze in Europa League. Quindi è un giocatore importante per noi e come tutti deve dare una mano perché abbiamo degli obiettivi da raggiungere.

Sabato ha lavorato particolarmente con Vlahovic, cosa chiede soprattutto nello sviluppo del gioco e se deve migliorare nel colpo di testa.

Il lavoro che ho fatto sabato con Vlahovic lo avete visto perché era allenamento a porte aperte, ma di solito quei lavori lì se non sono io è qualcuno dello staff a farlo con difensori, centrocampisti e attaccanti cercando di migliorare le caratteristiche di ogni singolo giocatore. Vlahovic ha tutto il tempo per migliorarsi. Io nella mia carriera da allenatore ho avuto tanti esempi, come Chiellini a fine carriera aveva un sinistro delizioso perchè era un ragazzo che quando veniva al campo voleva migliorarsi.

(Foto: Pazzidifanta)

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