Intervista a Tommaso Turci (DAZN): “Juric è un martello. Lukic è imprescindibile per questo Toro”

Bordocampista, commentatore e opinionista su DAZN. Tommaso Turci ha vissuto l’ultimo Derby Della Mole da bordocampo e con lui abbiamo avuto il piacere, oltre che il privilegio, di commentare insieme Juventus-Torino. Queste le sue parole ai nostri microfoni:

Bremer ha dominato Vlahovic per tutti i 75 minuti prima del cambio di Allegri. Che impressione ti ha fatto da bordocampo?

Bremer è un grandissimo giocatore, ma non da quest’anno: già la scorsa stagione con Nicola ha fatto vedere cose importanti, tanto che aveva già caratteristiche da difensore indirizzato verso un top club. I pochi errori che commetteva erano dettati dall’inesperienza.
Il gioco di Juric lo ha esaltato nel giocare uomo su uomo, però ha dimostrato di poter lavorare bene anche di reparto con tutta la linea difensiva e, vedendolo venerdì sera, sta aumentando tanto sulla consapevolezza. Durante Juventus-Torino è entrato nella testa di Vlahovic, sempre presente e sempre attento nell’1 contro 1. Vlahovic non riusciva a giocare serenamente per la capacità di Bremer di anticiparlo, di vincere duello dopo duello, di stuzzicarlo. Con il proseguire della partita ha acquisito autorità e gli son riuscite anche le giocate più difficili.

Come singolo oggi è tra i 5 più forti della Serie A e credo sia pronto per un campionato più importante. Non pensiamo però che non possa ancora migliorare: molte volte con la sua velocità riesce a prendersi due metri rispetto alla posizione iniziale. Ha delle buonissime letture che compensa anche con il suo strapotere fisico. E’ un difensore che ti permette di giocare con la difesa più alta di 20 metri: credo possa competere in tutte le grandi squadre italiane. Può essere molto utile per l’Inter o per il Milan, ma potrebbe essere titolare tranquillamente anche in una squadra come la Juventus. Io mi auguro che possa continuare in Italia, ma se fossi in una squadra di Premier League ci farei più di un pensiero.”

Pobega durante il derby è stato provato in una posizione inedita per lui. In ottica futura, come lo vedresti nel ruolo di trequartista?

“Pobega lo conosco da tanti anni, è un giocatore intelligente che capisce dove deve migliorare e come andare a limare i suoi punti deboli. Credo che abbia delle caratteristiche prettamente offensive e lo dice anche la sua storia: oltre ad aver segnato in ogni categoria, negli ultimi due anni di Serie A ha dimostrato di poter mantenere una media di un gol ogni 4/5 partite. E’ un giocatore che riempie l’area e queste caratteristiche lo portano ad essere quindi importante anche dietro la punta. Mi è rimasta impressa quando l’ho intervistato ai microfoni di DAZN (qui per ascoltare l’intervista: https://bit.ly/3JK0PHG) una sua frase: “Molti gol che faccio sono culo”. In realtà lui va ad occupare quello spazio che ti porta ad essere in posizione per segnare.

E’ un giocatore molto duttile, può giocare in ogni ruolo del centrocampo, per me però è uno che deve giocare vicino alla porta. Più gioca vicino alla porta più soddisfazioni e risultati riesce a portare alla squadra. Nell’ultimo periodo ha perso il posto da titolare dopo l’esplosione di Mandragora e una postilla sul numero 38 granata lasciatemela fare. Riguardando la partita da una cam secondaria, si nota proprio come Mandragora sia fondamentale per questa squadra e come dimostri di essere un capitano senza fascia. E’ quel classico giocatore che si sente che ha la visione completa del campo, che richiama sempre all’attenti nei momenti di difficoltà e che ha sempre una parola per i compagni.”

Quanto è importante l’apporto di Juric a livello emotivo e mentale durante i 90 minuti?

“Juric vive la partita come se la stesse giocando, non gli interessa l’importanza della gara, lui le vive tutte allo stesso modo. Di certo non vorrei essere uno degli esterni del Torino. In questo sistema quel ruolo è fondamentale, sia in fase offensiva che difensiva. Quando l’esterno in uscita è in ritardo, si sentono le urla da “matto” di Juric. Pretende sempre di lavorare bene in marcatura uomo su uomo perché se salta una marcatura si rischia che salti tutto il reparto difensivo.
Per quanto riguarda il lavoro sulla squadra: negli ultimi 20 anni, al netto del valore della Juventus, quale Torino è stato in grado di proporre il proprio gioco nonostante lo svantaggio iniziale in un Derby, dominando per lunghi tratti della partita?”

Questa tensione può essere da un certo punto di vista un limite? Il Torino si esprime al meglio solo quando il ritmo è al massimo?

“Il Torino a livello di atteggiamento ha sbagliato poche partite quest’anno. Questa stagione credo possano essere ammessi dei passi falsi, non è facile restare per tutti i 90 minuti concentrati, con la tensione al massimo. I concetti di Juric sono pochi e chiari, ma quando salta una piccola cosa rischia che cada tutto il sistema. Ci può stare in un percorso qualche partita sbagliata in cui non si rende al meglio.”

C’è un giocatore che ti ha stupito di più fino a questo momento nel Torino di Juric?

“Juric ha migliorato tantissimi giocatori, difficile sceglierne uno. Il giocatore imprescindibile però di questa squadra, oltre a Brekalo che dalla trequarti in su fa la differenza, è Lukic.
Lukic è un giocatore che quest’anno ha trovato fiducia e continuità di rendimento e personalmente son sempre rimasto molto sorpreso dalle sue prestazioni. Sente che c’è fiducia intorno a lui e, oltre ad essere cresciuto tecnicamente, raramente sbaglia anche nelle scelte e nelle giocate.”

Per il gioco di Juric, credi che sia più utile un attaccante che leghi il gioco con la squadra come Sanabria o un attaccante da 15-20 gol stagionali alla Belotti?

Se ci fate caso i centravanti delle sue squadre non hanno mai segnato tanto e per caratteristiche è uno che viene fuori a prendere palla permettendo gli inserimenti di esterni e centrocampisti. Belotti in 38 partite può garantirti anche più di 15 gol, mentre Sanabria per caratteristiche al massimo ti arriva in doppia cifra. Durante il Derby ho visto molto bene fisicamente il Gallo, ed evidentemente sono già settimane che si sta allenando ad un livello tale da garantirgli il posto da titolare. Io credo che in questa stagione Belotti sia mancato molto al Torino e sono sicuro che in questa seconda parte di campionato tornerà molto utile.”

Leave a Reply