Il Toro domina il derby, e alla fine ha pure il rammarico di non aver vinto. Bremer e Belotti sontuosi, Mandragora e Lukic perfetti. Vanja, così non ci siamo

Milinkovic-Savic 5 Continua il momento no del portiere serbo. Ormai è diventata una paurosa abitudine: ogni tiro è un gol. Copre male sul gol di De Ligt, non uscendo sul cross e non risultando reattivo come un portiere di 202 cm dovrebbe fare;  non riesce mai a trasmettere sicurezza, rischiando anche in un paio di uscite alquanto goffe.

Djidji 6.5 Altra ottima prova quella del difensore francese, bravo a riprendersi dopo un paio di errori in avvio. Tiene bene in fase difensiva, annullando prima Morata e poi Kean.

Bremer 8 Difficile trovare gli aggettivi giusti. Francobolla Vlahovic dal minuto numero 1 e lo tiene al guinzaglio per tutto il corso del match. Pulito e perfetto negli anticipi, mister 70 e passa milioni della Vecchia Signora torna negli spogliatoi senza mai scendere in campo. (dal 89′ Buongiorno sv)

Rodriguez 6.5 Ormai è il terzo pilastro della retroguardia difensiva granata e continua a dimostrarsi un giocatore ritrovato. Soffre praticamente mai e anticipa in un paio di occasioni uno spento Dybala. Fondamentale anche il suo apporto alla manovra, con il giocatore svizzero che spesso crea la superiorità a sinistra con Vojvoda e Brekalo.

Singo 5.5 Non il miglior Singo, che ormai va a giorni alterni. Primo tempo da dimenticare per l’ivoriano, con un paio di errori banali anche in fase di palleggio che hanno rischiato di costar caro. Nel secondo tempo prova qualche folata delle sue e alza il baricentro, complice anche la conquista di campo del Toro: ma non basta per la sufficienza. (dal 79′ Ansaldi sv)

Mandragora 7- Sontuosa partita da parte del centrocampista granata. Rolly gioca a tutto campo, anticipa, detta i tempi e dirige i compagni come un vero direttore d’orchestra. Nel secondo tempo ha una chance ghiotta dal limite, ma calcia d’esterno e debolmente e rende abbastanza facile la parata al portiere bianconero.

Lukic 7 Con il Venezia la sua assenza (e quella del suo compagno di reparto) si era sentita. Oggi torna in mezzo al campo e domina ovunque. E’ imprescindibile: smista palloni, crea spazi, lotta. E’ il metronomo del Toro e riesce a rendere quasi invisibile Locatelli.

Vojvoda 6.5 Continua il momento positivo del kosovaro che, dopo qualche incertezza in avvio, spegne totalmente Cuadrado e inizia a dipingere calcio a sinistra con Brekalo. Ogni cross è una delizia, peccato che non sempre ci sia qualcuno dentro l’area pronto ad accoglierlo.

Pobega 6.5 Schierato come trequartista, fa ciò che gli riesce meglio: lotta. Ogni duello fisico è suo, con il Toro che spesso cerca il lancio lungo su di lui per poi aprire gli spazi o al centro o a sinistra. Fatica un po’ tra la linee, ma è inevitabile in un ruolo evidentemente non suo. Nel secondo tempo ha una grande occasione, ma il suo tiro dal limite viene fermato da un difensore avversario.

Brekalo 7+ Se solo avesse più continuità, sarebbe uno dei migliori del campionato. Quando è in giornate come quella dello Stadium, diventa difficile da marcare. Palla al piede è un pericolo costante e con Vojvoda (e Rodriguez) crea una catena di sinista alquanto pericolosa: è lui che al 63′ pennella il pallone per la girata vincente del Capitano.

dal 74′ Pjaca 5.5 C’è o non c’è, c’è o non c’è, alla fine c’è ma è come se non ci fosse. Entra nel miglior momento del Toro, quando i granata iniziano a sentire il profumino dell’impresa. Lui dovrebbe entrare per dare vivacità, ma entra e spegne l’attacco. Probabilmente qualche acciacco fisico si è fatto sentire, ma sbaglia un paio di palloni che hanno rischiato di trasformare la notte dello Stadio di Venaria in un incubo per il Toro.

Belotti 7.5 Torna titolare dopo più di due mesi, e timbra il cartellino nella partita più importante della stagione. Tolto il gol, che resta meraviglioso in mezza rovesciata, gioca una partita da vero trascinatore: lotta su ogni pallone, si muove per aprire spazi ai compagni, e detta i tempi. Chissà come finirà la storia d’amore con il Toro, ma quel che è certo è che di Capitano ce ne è uno solo. (dal 79′ Sanabria sv).

Juric 7.5 L’aveva preparata così: attaccare a sinistra e chiudere a destra, e alla fine il gol ha confermato il piano tattico del croato. Come all’andata, e forse anche meglio, il suo Toro domina il match e addirittura esce con il rammarico di non aver rovesciato l’Allianz Stadium. La strada intrapresa è giusta, e le basi per un grande futuro Ivan le sta creando: si spera con un Belotti in più, che sarebbe tanta tanta tanta roba.

 

[Fonte foto: Torino Fc]

 

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