Kurtic, l’usato sicuro. Ma è quello che serve a Giampaolo?
Il titolo di questo articolo dice già molto, ma non spiega il perché si stia cercando un profilo come Kurtic, di certo non un giovane di prospettiva, men che meno un regista. Il Toro ha messo nel mirino Jasmin Kurtic, classe 1989 (32 anni compiuti qualche giorno fa) perché ritiene sia necessario infoltire la batteria di mezzali, appena privata di Meité (che mezzala vera e propria non è, per gli amanti delle rime, ma anche del bel gioco), il cui passaggio al Milan verrà ufficializzato nella giornata di venerdì.
Gojak è stato provato in quel ruolo in più di una partita, ma non ha mai pienamente convinto e, con ogni probabilità, verrà riproposto qualche metro più avanti anche nelle prossime gare (è parso decisamente più a suo agio sulla trequarti). Lukic è stato riportato in quella posizione, e può fare la mezzala con discreti risultati, ma così facendo si è persa la sua incisività in zona gol (3 reti e 1 assist ad inizio stagione, da trequartista puro). Dall’altra parte c’è Linetty che prima o poi dovrà anche tirare il fiato (e per questo si era pensato a Duncan, finito al Cagliari) e la sua assenza, quando non è in campo, pesa (vedi primo tempo col Milan). Poi c’è Segre che ha ben figurato (nel suo ruolo, che è l’interno di centrocampo) nella trasferta di Coppa Italia contro il Milan. Infine Baselli, appena rientrato da un lungo infortunio e già etichettato come “play” da Giampaolo in una delle ultime conferenze.
Da queste considerazioni la scelta di puntare su un profilo alla Kurtic, pronto ed esperto, quindi inseribile in tempi brevi, stimato dal ds Vagnati (qualche anno fa lo portò alla SPAL) e sicuramente più idoneo al ruolo rispetto al partente Meité. Detto ciò, non è certo l’esito neanche in questo caso: il Parma non vorrebbe cedere il giocatore e ha chiesto almeno 5 milioni per liberarlo. Cifra che per un 32enne in cerca di un biennale (e mezzo) a cifre superiori rispetto a quelle incassate attualmente, fa storcere un po’ il naso.
Chiosa finale: per rinforzare la squadra servirebbe ben altro, i famosi “palleggiatori” richiesti da Giampaolo ancora non si vedono, e nemmeno l’ombra di chi dovrebbe innescare Belotti con “l’ultimo passaggio”. La preoccupazione dei tifosi ormai si tocca con mano, quella di Giampaolo rischierà di manifestarsi sul campo. Da tifosi ci auguriamo di no, ma è giusto, doveroso, e se vogliamo anche matematico-chirurgico, fare questo tipo di analisi. Si vuole agevolare il lavoro di Giampaolo o si guarda già oltre? Il dubbio diventa lecito.