Verso Udinese-Torino: l’analisi degli avversari

Come avvenuto con la Sampdoria due settimane fa, il Torino si ritrova ad affrontare un avversario senza particolari obiettivi di classifica per il match valido per la 30°giornata di campionato.

Apparentemente senza particolari stimoli, l’Udinese di Gotti esprime un gioco verticale e a tratti effervescente.

L’ago della bilancia della squadra friulana è certamente Rodrigo De Paul: il centrocampista argentino è l’anima del team bianconero.

Giocatore universale, arrivato in Italia dopo aver deluso in Spagna, l’ex valenciano ha arretrato ed accentrato la propria posizione, ritagliandosi un ruolo da protagonista nella Seleccion biancoceleste.

Il dg Marino ha giustamente costruito il resto della squadra attorno a lui e Gotti l’ha plasmata in un solido 3-5-2.

Davanti all’altro gioiello argentino Musso, l’ex Bonifazi è riuscito ad imporsi come braccetto di sinistra con Nuytinck a guidare la difesa e Becao a destra.

Sugli esterni Stryger Larsen e Zeegelar sono i titolari, ma negli ultimi match il giovane Molina sta convincendo sulla destra.

L’altro giocatore in grado di decidere la partita con una giocata è sicuramente Pereyra: l’ex Watford può giocare sulla linea dei centrocampisti a sinistra ma anche vertice basso di un attacco a 3.

Detto del ballottaggio Makengo/Wallace per il restante posto a centrocampo, l’Udinese ha voluto cambiare interpreti offensivi col mercato di gennaio.

Al posto del contropiedista Lasagna, è arrivato Llorente: un cambio tattico deciso che vuole premiare l’investimento per Delofeu fatto quest’estate e che stenta a portare i suoi frutti.

Nestorovski (decisivo all’andata ndr) e la bestia nera (tanti gol determinanti contro il Torino ndr) Okaka completano il reparto.

 

PUNTI DI FORZA

L’Udinese è una squadra particolarmente solida ed equilibrata (miglior difesa delle ultime 10) ed anche in giornate non particolarmente positive ha la possibilità di contare su 2/3 elementi in grado di rovesciare l’andamento di una partita con una giocata.

Come sperimentato all’andata, lasciare palla scoperta a De Paul e Pereyra significa concedersi a ripartenze potenzialmente letali.

 

 

PUNTI DI DEBOLEZZA

Il trio difensivo bianconero ha sicuramente nelle palle alte il punto di forza: Belotti e Sanabria possono vincere gli uno vs uno se serviti nello spazio.

Il capitano granata ha già dimostrato in passato di poter sorprendere Nuytinck in progressione.

Se Pereyra verrà schierato sulla linea dei centrocampisti, il supporto difensivo del centrocampo potrebbe ridursi: come specificato nelle precedenti partite, il Torino ha bisogno di prestazioni meno timide dei suoi centrocampisti, esattamente come avvenuto nel derby.

In questa stagione, il Torino non ha mai dato continuità di risultato: un’Udinese libera da timori di classifica rappresenta un’opportunità per fare punti, esattamente come lo rappresentava la Sampdoria due settimane fa.

La squadra granata ha necessità di cambiare passo se vuole raggiungere il suo obiettivo.

 

fonte immagine TMW

Comments (1)

  1. La speranza è che la buona prestazione nel derby ci possa dare lo sprint necessario per queste ultime dieci partite nelle quali dovremo racimolare almeno 14 punti, credo che a 38 ci si possa salvare. Nel l’udinese Bonifazi si sta mettendo in mostra e quello che nn comprendo è come mai si è tenuto lyanco a mio avviso l’anello debole della ns difesa. Sia Bonifazi che Segre ora alla spal avrebbero fatto comodo al Toro. Per la partita di sabato opterei per la squadra che ha impattato con la Juve ma al posto di rincon per avere più qualità inserirei Baselli ormai pronto dopo l’infortunio. Buono “l’esperimento” direi orami ultima spiaggia che Nicola sta tentando con Verdi ossia impostarlo come mezzala come già fatto ai tempi del l’udinese con De Paul. Forza ragazzi dobbiamo centrare l’obiettivo per rimanere in A il Toro ed i suoi tifosi nn meritanto la B. Poi spero che Cairo si decida o a cedere la società o a rivoluzionare la squadra ad iniziare dal DG, Vagnati nn è stato all’altezza della situazione. Per la parte tecnica ripartirei da Nicola per non incorrere in un altro bagno di sangue come lo scorso campionato. Al Toro nn servono maestri, poi di cosa vista la sequenza di esoneri consecutivi patiti. Ma ora testa a questo finale di campionato abbiamo partite ala ns portata come Parma Bologna Verona spezia e Benevento dove ci giocheremo la A. Poi se con Milan Roma Napoli Lazio riuscissimo a fare qualche exploit come quelli di spezia e Benevento sarebbe buona cosa. FVCG

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