Verso Torino-Inter: l’analisi dell’avversario
7 vittorie di fila e 2 gol subiti. Questo è l’impressionante ruolino di marcia dell’Inter di Conte nel girone di ritorno.
L’allenatore pugliese ha di fatto trovato la quadratura perfetta staccando le dirette avversarie (Milan a -6 ndr) e viaggiando verso quello scudetto che in casa nerazzurra manca da 10 anni.
Senza impegni infrasettimanali, 10 degli 11 titolari sono oramai facilmente individuabili.
Davanti all’inamovibile Handanovic, Skriniar, De Vrij e Bastoni costituiscono il muro difensivo interista: il giovane mancino cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta, oltre ad essere di gran lunga uno dei migliori difensori italiani, rappresenta una chiave fondamentale nello scacchiere tattico di Conte; è l’unico tra i tre dietro a non limitarsi al passaggio in orizzontale quando gli avversari pressano alti e chiudono le linee di passaggio verso Brozovic (vedi lancio di 50 metri a tagliare il campo per Barella vs Juventus ndr).
Detto di un Brozovic insostituibile per gli equilibri e l’intelligenza tattica che conferisce alla mediana nerazzurra, al suo fianco spicca sicuramente Nicolò Barella: il ragazzo sardo era un ottimo prospetto già ai tempi del prestito a Como, ma da quando è a Milano ha decisamente alzato il suo livello: Barella è sicuramente l’anima dell’Inter.
Abbina qualità e quantità come pochi altri centrocampisti al mondo ed è in grado di scuotere da solo la sua squadra.
L’unico dubbio di Conte riguarda il centrosinistra dove la scelta è tra Eriksen e Vidal, con Gagliardini che parte in svantaggio.
Sulle fasce Hakimi sta rispettando le notevoli aspettative legate al suo acquisto, mentre Perisic si è, a sorpresa, adattato ad un ruolo diverso da quello ricoperto in carriera.
L’ex granata Darmian è la prima alternativa.
Davanti il Torino dovrà affrontare la coppia più prolifica e meglio assortita della Serie A: alla qualità assoluta di Lautaro Martinez, l’Inter abbina un giocatore di football americano prestato al calcio. Il belga Lukaku è sicuramente il miglior centravanti del campionato italiano ed è uno dei pochi calciatori della Serie A a spostare realmente gli equilibri di una singola partita.
Dietro di loro, un giocatore che sarebbe titolare nelle altre 19 squadre del campionato: Sanchez pare aver ritrovato la stessa consapevolezza dei propri mezzi che gli aveva permesso di trasferirsi dall’Udinese al Barcellona.
PUNTI DI FORZA
L’Inter ha la rosa più competitiva del campionato ed è in un momento di forma e consapevolezza straordinario esattamente agli antipodi di quello del Torino.
L’impostazione della fase difensiva della squadra di Nicola dovrà gioco forza basarsi su un baricentro molto basso: non si possono concedere spazi a Lukaku e Hakimi che in ripartenza sono letali.
PUNTI DI DEBOLEZZA
Visto l’enorme gap tecnico e mentale, la partita sembra a pronostico chiuso, soprattutto se il Torino non potrà recuperare i 3 titolari pesanti ancora fermi per il Covid.
Al momento l’Inter è una macchina perfetta ma nei mesi precedenti qualche crepa è stata mostrata: Hakimi è uno dei quinti più forti d’Europa, spinge molto e lascia scoperta la sua parte.
In fase di ripartenza il Torino dovrà essere in grado di attaccare da quella parte.
Perisic è molto applicato da qualche settimana a questa parte, ma la fase difensiva non è il suo forte: dopo la prova appena sufficiente di Crotone, Vojvoda dovrà mostrare maggiore coraggio ed attaccarlo.
fonte immagine fanpage
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La presentazione di Torino-Inter – Corriere Granata
[…] di Antonio Conte ha un rullino di marcia impressionante (l’analisi tattica dei nerazzurri qui): 7 vittorie consecutive, primo posto consolidato e una strada verso la vittoria del campionato che […]