Verso il derby: l’analisi degli avversari

Dopo 9 anni di vittorie, la Juventus si prepara a vivere un’annata avara di soddisfazioni: l’ennesima prematura uscita dalla Champion’s League, e i 10 punti di distacco dalla vetta sono solo in parte compensati dalla possibilità di vincere la Coppa Italia a maggio, quando presumibilmente a Reggio Emilia, dovrà vedersela in finale con l’Atalanta.

Andrea Pirlo, che continua a godere della fiducia della società, non sta mostrando, in un ruolo per lui totalmente nuovo, le stesse grandi capacità mostrate da calciatore.

Nonostante un periodo di appannamento, con una rosa qualitativamente inferiore solo a quella dell’Inter di Conte, i bianconeri restano un avversario particolarmente complicato da affrontare per il Torino, che nell’era Cairo (15 anni e 6 mesi ndr) ha vinto soltanto una stracittadina (nessuno peggio della squadra granata contro la Juventus in questo arco temporale ndr).

Durante la stagione, il tecnico bresciano ha adottato diversi moduli, ma nell’ultimo periodo si è orientato su un 4-4-2 particolarmente offensivo: il ruolo di esterni di centrocampo è stato ricoperto da giocatori con spiccata propensione offensiva come Chiesa (a sinistra) o Kulusevski/Ramsey (a destra).

Insieme all’intoccabile fenomeno portoghese Ronaldo, Morata si sta ritagliando il suo spazio grazie al periodo di lungodegenza di Dybala, che dovrebbe tornare a disposizione proprio nel derby (dopo mesi di assenza ndr).

Le disastrose comparsate in Champion’s di questi ultimi anni si possono anche spiegare con un centrocampo di livello inferiore rispetto al resto della rosa: il nuovo arrivato Arthur non ha pienamente convinto e Rabiot è incostante all’interno della stessa partita. Bentancur non sta vivendo la sua migliore stagione mentre McKennie è una delle poche note positive del mercato estivo bianconero per il rapporto prezzo/rendimento.

Nonostante giochi da terzino, Cuadrado (che torna dopo una giornata di squalifica ndr) è uno degli elementi più determinanti della rosa: la metamorfosi a difensore è stata completata con Sarri e ora la Juventus si ritrova a destra un’ala che difende come un esterno basso; dall’altra parte Alex Sandro è in ripresa, sebbene sia ancora lontano dal rendimento di qualche anno fa.

Con l’assenza per Covid di Demiral, accanto a DeLigt, è Bonucci il favorito per completare il reparto difensivo.

PUNTI DI FORZA

Chiesa da una parte e Cuadrado dall’altra sono i due giocatori che creano più facilmente superiorità numerica.

Il colombiano, nello specifico, è sempre stato decisivo nei precedenti derby (due assist all’andata ndr): sarà determinante prevedere un centrocampista in costante raddoppio sull’esterno per non lasciare Murru/Ansaldi nell’uno vs uno.

PUNTI DI DEBOLEZZA

La Juventus è una grande squadra e parte nettamente favorita, come in tutti i derby dell’ultimo trentennio: le sconfitte con Porto e Benevento hanno tolto qualche certezza ai bianconeri, che soprattutto dietro concedono di più rispetto alla loro media (pur restando la miglior difesa del campionato ndr)

Come reclamiamo da qualche settimana a questa parte, il Torino ha bisogno di aumentare la qualità del proprio centrocampo e dei propri inserimenti senza palla: contro la Samp, nonostante una mole di gioco notevole (62% di possesso palla ndr) a ridosso dell’area avversaria, non sono arrivati tiri pericolosi.

Il solo Belotti, reduce dal Covid e dalla settimana in Nazionale, non può essere l’unica soluzione per offendere l’avversario.

Comments (1)

  1. Il derby rimane la partita dell’anno anche sé obiettivamente in questi ultimi venti ne avremmo fatto volentieri meno. Ormai il campionato volge al termine undici partite per salvare il salvabile e quindi bisogna metterci il cuore Toro per poter sopperire alle nostre mancanze tecniche soprattutto contro un squadra come quella bianconera che anche quando è in crisi è sempre superiore a questo Toro. La partita deve essere giocata senza paure attaccarli visto che quest’anno sembrano più vulnerabili. Bisognerà essere concentrati al 100% per tutta la partita perché come abbiamo visto negli altri anni basta un secondo per perdere il derby. Dobbiamo anche approfittare del loro momento negativo con Pirlo che come previsto visto la sua esperienza da allenatore finirà nn ha dato i risultati sperati. Dunque andiamo a giocarcela senza paura come diceva Pulici per noi siamo il Toro

Leave a Reply