UMILIAZIONE TORO: ORA LA SALVEZZA PASSA DALLA TESTA

Doveva essere il primo matchball salvezza a disposizione del Torino, si è trasformata in una disfatta che potrebbe avere gravi ripercussioni sulle ultime 3 partite di campionato.

Come il Napoli due settimane fa, il Torino affrontava una squadra nettamente superiore e la sconfitta risultava lo scenario più prevedibile.

Ma perdere in questo modo non può che lasciare strascichi nella mente della rosa, soprattutto in vista di uno scontro salvezza come quello di sabato a La Spezia: lo scorso anno dopo lo 0-7 in casa con l’Atalanta, il Torino prese 4 gol a Lecce senza mai scendere in campo, ed infilò altre tre sconfitte di fila nonostante l’avvento di Longo; non esattamente un buon viatico per i tifosi di una squadra che vivono l’umiliazione di uno 0-7 casalingo per il secondo anno consecutivo (mai successo prima dell’era Cairo ndr).

L’unica buona notizia per il popolo granata riguarda la classifica: con una partita in meno da giocare, il margine sul terz’ultimo posto è sempre di 4 punti.

Tuttavia la squadra di Nicola è ripiombata a pieno titolo nella lotta per evitare la retrocessione visto il calendario restante: il Benevento nelle ultime due dovrà affrontare un Crotone già retrocesso e proprio i granata, in quello che si prospetta un vero e proprio spareggio per non retrocedere assolutamente non adatto ai deboli di cuore.

Pur comprendendo e, in un certo senso, concordando con l’11 iniziale, è evidente che Nicola abbia grosse responsabilità su una debacle dalle proporzioni purtroppo storiche.

Oltre ad essere di un livello decisamente superiore, il Milan è squadra in salute e in fiducia: aggiungere alle assenze di Izzo e Nkolou, quelle per scelta tecnica di Belotti, Verdi, Ansaldi e Rincon ha probabilmente lanciato un messaggio sbagliato alla squadra in campo che non ha opposto la minima resistenza alla squadra rossonera.

Il compito del mister di Luserna è ora particolarmente arduo: in questi 2 giorni bisognerà lavorare sulla testa più che sulle gambe.

Il Torino non può permettersi di sbagliare approccio sabato pomeriggio a La Spezia come fece un anno fa a Lecce perchè vorrebbe dire avvicinarsi a grandi passi verso la serie B.

La squadra granata si ritrova per il secondo anno consecutivo a lottare con piccole realtà come Lecce o Benevento per evitare l’umiliazione della retrocessione: a prescindere da come finirà la stagione, chi guida la società dovrà spiegare le scelte deliberatamente scellerate che hanno portato il Torino a passare in 2 anni dall’Europa League all’incapacità di mettere insieme i punti necessari ad evitare la retrocessione.

Comments (2)

  1. Squadra da rifare anche ad ogni livello societario, se è vero che importa onorare il ricordo dei grandi del passato. Il solo concetto di resilienza legato ai nostri colori mai avrebbe permesso umiliazioni del genere, reiterate ed ingiustificabili.Con gente come Bruno,Ferri,Junior,Cravero ecc. queste cose non succedevano.IL problema è: esiste ancora gente da Toro,è ancora possibile crearla partendo dai giovani?

  2. La formazione di ieri era come il condannato sotto la ghigliottina però perdere in questo modo è umiliante verso una tifoseria che nn se lo merita visto che viene da vent’anni di record negativi. Lo scorso anno dopo l’Atalanta ci fu il rovescio di Lecce anche se la situazione era diversa con mazzarri oramai quasi silurato. Nicola dovrà motivare questo niente di giocatori che ha anche se nn dovrebbe neppure essercene bisogno e magari proporre a lotito lo scambio di proprietà con la salernitana così ci toglieremmo dalle palle Cairo che è indegno di essere presiniente del Toro dove nn potrebbe neppure fare il magazziniere. Però se una squadra fa 1 punto in due partite con il Crotone, perde oltre 20 punti per rimonte altrui e nn è capace di tenere lo 0-1 a Verona che avrebbe voluto dire salvezza segnando al minuto 88 Be allora è giusto che sia li. Poi a salvezza acquisita pulizie generali. Dico ancora una cosa ma nn si potevano tenere Bonifazi e Segre invece di comprare lyanco e Linetty così avremmo risparmiato e nn avremmo visto lo zero assoluto. Sempre FVCG

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