Udinese-Torino: il grande ex è Mandragora, ma non è l’unico

Dopo il prezioso pareggio ottenuto nel derby, per il Toro di Davide Nicola è già tempo di pensare (e preparare) alla sfida con l’Udinese in programma Sabato 10/04 alle ore 20.45 alla Dacia Arena. Per la truppa granata questa sarà una gara fondamentale per due motivi: a) per dare seguito al risultato e alla prestazione maturata nel derby della settimana scorsa e b) per sfruttare un turno sulla carta potenzialmente favorevole (il Cagliari farà visita all’Inter mentre il Parma ospiterà un Milan alla disperata ricerca di punti Champions). Il match sarà occasione per vedere all’opera e per ricordare alcuni ex (presenti e passati); tra i più recenti, soprattutto Rolando Mandragora e Kevin Bonifazi.

Rolando MANDRAGORA. E’ il caso più fresco, più recente di ex Udinese nella formazione del Toro. Originario di Scampia, cresciuto calcisticamente nel Genoa, esordisce in serie A proprio con il Grifone. Successivamente  passa alla Juventus a titolo definitivo dal Pescara nel Gennaio 2016: in bianconero, sponda Juve però, colleziona solo 1 presenza (il 23 Aprile 2017) nel finale della partita di campionato vinta 4-0 proprio contro il Genoa. Nella stagione successiva si trasferisce al Crotone, dove si mette in luce per le sue qualità tecniche, mentali e balistiche: con i pitagorici colleziona infatti 36 presenze condite da 3 goal. Il suo cartellino però, dopo essere rimasto sempre in mano alla Juventus, viene ceduto a titolo definitivo per 20 milioni all’Udinese, con una clausola che prevede la c.d. recompra a favore del club piemontese. Esordisce con l’Udinese l’11 Agosto in Coppa Italia contro il Benevento, e con la maglia friulana colleziona 71 presenze arricchite da 3 goal. Le marcature di Mandragora con la maglia friulana sono di una preziosità balistica clamorosa; una in particolare, durante un Udinese – Empoli (3-2); minuto 44: punizione per l’Udinese, il pallone battuto da De Paul, dopo essere stato ribattuto dalla barriera toscana viene calamitato sui piedi di Mandragora che con un missile spedisce all’angolino per il goal del poi definitivo 3-2. Il sodalizio tra Mandragora e Udine però subisce una brusca frenata il 23 Giugno dell’anno scorso, quando, proprio durante un Torino – Udinese (1-0), il centrocampista napoletano si ruppe il crociato e il menisco, terminando praticamente la sua avventura in Friuli (salvo le poche presenza di quest’anno). Nella sessione invernale del 2021, il Torino è alla disperata ricerca di un regista che possa finalmente fungere da cervello del gioco e Davide Nicola (subentrato a Giampaolo) lo individua proprio in Rolando Mandragora; questi dunque il 1º febbraio 2021 passa al Toro in prestito dalla Juventus per 18 mesi con obbligo di riscatto al raggiungimento di determinati obiettivi. L’acquisto, per adesso, si è rivelato azzeccato: il regista di Scampia, oltre ad aver trovato già due reti (di cui una all’esordio), ha illuminato il gioco del Toro con giocate di gran classe; e quell’esultanza nel derby dopo il goal di Sanabria…

Kevin BONIFAZI  Sponda Udinese invece, il grande ex granata è Kevin Bonifazi. Centrale con una buona tecnica di base, cresciuto nelle squadre dei quartieri di Roma, passa al Torino (con cui conquistò uno scudetto Primavera con Moreno Longo) dal Siena nel 2014. La storia tra Bonifazi e il Toro non è però stata per nulla perpetua, anzi; sono infatti molteplici i prestiti che hanno contraddistinto la carriera del difensore laziale. Dopo i prestiti al Benevento e alla Casertana, nel Luglio 2016 Bonifazi viene ceduto dal Torino alla Spal, con la quale non solo vince il campionato, ma si mette in luce come uno dei prospetti più interessanti del panorama calcistico italiano; rientrato in granata, dopo molteplici infortuni, esordisce in serie A nel match contro il Cagliari del 31 Marzo 2018 e fino a fine stagione colleziona altre 5 presenze. Nella sessione estiva però, il Toro lo cede, tanto per cambiare, alla Spal: nella sua seconda esperienza estense, Bonifazi collezione in Serie A 27 presenze condite dai suoi primi 2 goal (il primo nella vittoria 2-0 della SPAL contro la Roma e il secondo nella vittoria contro la Juventus). Tra riscatti e controriscatti, il difensore torna nuovamente al Toro, dove nella stagione 2019-2020, in sole 3 presenza segna una rete a Bergamo contro l’Atalanta; ma non è finita quì: nel Gennaio 2020 torna nuovamente alla Spal, pur non entusiasmando. Nel settembre 2020 viene infine ceduto all’Udinese, a titolo temporaneo; con il club bianconero, nonostante qualche infortunio di troppo (l’ultimo accusato al ginocchio), si sta mettendo in luce per quelle che sono le sue qualità di marcatore d’area di rigore. E i tifosi granata, non possono che sperare che l’ex possa finalmente trovare quella continuità di cui meriterebbe…sperando non lo faccia però proprio nel prossimo turno!

 

Volgendo lo sguardo al passato, come dimenticarsi di Roberto Muzzi (attuale dt dell’Arezzo), attaccante che ha lasciato il segno sia con la maglia granata che con quella dell’Udinese. Dopo la roboante esperienza al Cagliari (tra il 1994 e il 1999) nella quale mette a segno ben 58 reti in 144 presenze, nel 1999 si trasferisce all’Udinese: con i bianconeri tra il 1999 e il 2003, continua a segnare a raffica marcando il tabellino per ben 39 volte. Dopo la successiva esperienza alla Lazio, nel 2005 viene ceduto al Torino in Serie B; con il club granata conquista la promozione in Serie A segnando in quella finale play-off Torino-Mantova in cui Davide Nicola ha scritto il suo nome nella storia granata. L’anno successivo sarà l’ultimo da calciatore con il Toro, concludendo dunque la sua esperienza in Piemonte con 57 presenze e 10 goal (decisivo in occasione del match salvezza del 2006 nella vittoria granata all’Olimpico contro la Roma).

 

[Fonte foto: goal.com/tuttosport.com]

 

Comments (1)

  1. Personalmente ritengo che fra le due squadre, Udinese e Torino, ad averci guadagnato siamo stati noi, sia perché Bonifazi non è mai stato particolarmente determinante (tolte un paio di partite) ed a fronte di un reparto difensivo in cui avrebbe faticato a trovar posto nelle rotazioni la Sua cessione è stata la scelta migliore, sia perché di uno come Mandragora ce n’era bisogno DA TEMPO e non solo da Gennaio di quest’anno, ANZI!
    Quanto poi alla scelta dell’Udinese di privarsi di Mandragora beh, probabile che con Pereyra si ritengano a posto così ma se guardiamo l’età continuo ad essere più contento della scelta fatta dal Toro, Rolando ha solo 23 anni contro i 30 di Pereyra quindi…..
    Speriamo comunque di far Loro rimpiangere la Sua cessione….
    FVG!! SEMPRE!!

Leave a Reply