Sampdoria- Torino 1-0: l’analisi della gara
Reduce dalla clamorosa vittoria in rimonta di mercoledì, il Torino si presenta a Marassi con due cambi rispetto alla formazione iniziale schierata contro il Sassuolo: Ansaldi si sposta da subito a sinistra al posto di Murru, con Vojvoda titolare e Gojak prende il posto di Lukic.
La Sampdoria schiera la formazione annunciata con Gabbiadini nuovamente titolare accanto all’ex Quagliarella.
La squadra di Nicola parte bene, tiene il baricentro alto e ha in mano il pallino del gioco; a sinistra Ansaldi riesce ad andare al cross con continuità.
Le disposizioni di Ranieri sono evidenti: aspettare la squadra avversaria dietro la palla e ripartire; Mandragora viene costantemente schermato da Gabbiadini e il Torino si ritrova a far passare il suo gioco dai piedi di Rincon, che in un girone intero ha dimostrato di non essere portato per la costruzione.
La partita fila liscia senza squilli fino al 25’: Vojvoda ed Izzo accorciano insieme su una palla lunga doriana ma vengono anticipati da Jankto; Augello e Lyanco si fiondano sul pallone ma il brasiliano, anzichè temporeggiare, prova ad intervenire lasciando un’intera autostrada al laterale blucerchiato.
Nello sviluppo dell’azione sarà bravissimo Gabbiadini a servire di prima Candreva davanti a Sirigu.
Trovatosi sotto al primo tiro in porta, il Torino faticava a reagire in maniera efficace: alla fine del primo tempo, i tiri in porta saranno mestamenti fermi sullo 0, nonostante una mole di gioco superiore a quella avversaria.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo: i granata attaccano, i blucerchiati aspettano dietro la linea della palla in attesa di ripartire.
A fine partita il possesso palla del Torino sarà pari al 62%, sintomo che la squadra di Nicola ha provato a rendersi pericolosa ma di fatto non ha mai impensierito Audero.
Eppure, nella seconda frazione, il pallone ha sempre stazionato almeno sulla trequarti doriana; tante volte Ansaldi è riuscito a crossare dal fondo, ma sia Sanabria e Belotti prima, che Zaza dopo sono sempre stati anticipati dai centrali doriani; tantissimi gli errori di misura o di scelta dei giocatori granata al momento dell’ultimo passaggio.
La squadra di Ranieri si è difesa per tutta la frazione, ripartendo solo nei minuti di recupero con il neo entrato Keita.
Questa volta, i cambi di Nicola non hanno inciso: gli ingressi di Verdi, Bonazzoli, Zaza e Singo hanno di fatto perdere il controllo della partita alla squadra granata che dal momento del passaggio al 4-2-4 hanno ulteriormente perso efficacia in zona offensiva.
La sconfitta finale, e le concomitanti vittorie di Spezia e Benevento, allunga la classifica in zona retrocessione: le ultime 4, tutte sconfitte in questo turno, sono ora staccate dal gruppo che le precede.
COSA HA FUNZIONATO
Non si può imputare mancanza di impegno alla squadra di Nicola, ma la difficoltà a dare continuità di risultati pesa sulla pessima classifica granata.
COSA NON HA FUNZIONATO
Ancora una volta l’esuberanza di Lyanco pesa sul risultato finale: il ragazzo brasiliano fatica ad interpretare il ruolo di centrale concedendosi libertà possibili in campionato minori, ma non in Serie A.
Il Covid continua a pesare sul rendimento granata: molti elementi faticano a ritrovare la naturale brillantezza; Belotti (ora in Nazionale per 10 giorni ndr) ha una condizione precaria; Singo non è ancora in grado di cambiare passo, Sanabria alla terza partita in una settimana è apparso opaco e poco incisivo.
Rincon ancora troppo impreciso e arruffone quest’oggi: la scelta di non provare Baselli è probabilmente legata anch’essa ad una scarsa preparazione del ragazzo bergamasco.
fonte immagine: repubblica.it
Comments (1)
Carlo
Ci siamo illusi dopo mercoledì per l’eccezionale impresa ma oggi siamo tornati con i piedi per terra. L’occasione era ghiotta vincendo avremmo staccato la zona calda di quattro punti invece non solo nn è successo ma le vittorie dello spezia e soprattutto quella clamorosa del Benevento contro la Juve hanno scavato un solco profondo. Delle ultime quattro ne abbiamo perse tre e non possiamo sempre contare sul fatto che si può recuperare. Alla ripresa ci aspetta il derby e speriamo che i cugini siano sottotono come oggi. Nella partita odierna hanno deluso rincon, ma soprattutto verdi che non riesce mai a fare la differenza. Sarà dura perché al momento una due tra Toro Parma e Cagliari dovranno retrocedere la speranza è una che quella che si salva siano i granata