PER IL RISCATTO CONTRO L’UDINESE: PROFUMO D’EUROPA, MA OBIETTIVO PIEDI PER TERRA

Appuntamento di domenica alle 15 per il Torino di Ivan Juric che, dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Fiorentina, affronterà l’Udinese di mister Sottil reduce dal pareggio casalingo contro il Verona  e in un momento di forma non brillantissimo.

Friulani con 29 punti in classifica, 2 in più dei granata, match che rappresenta un importante scontro diretto per affacciarsi in  zona Europa e per dare una scossa all’ambiente deluso dalla scialba prestazione di Mercoledì al Franchi: occasione importante per il Toro, primo per dimostrare di saper reagire, secondo per gli obiettivi del gruppo.

Toro che non ha ancora vinto in casa nel 2023 e che ha pareggiato quattro delle ultime 6 gare di campionato, proprio l’Udinese è la squadra con più pareggi in campionato (a quota 8) di cui 7 nelle ultime 12 partite di Serie A.

Modulo a specchio per Sottil che davanti a Silvestri schiererà la classica difesa a 3 composta da Rodrigo BecaoBijol Perez.

I quinti di centrocampo saranno Ehizibue Destiny Udogie. Ballottaggi invece in mezzo al campo, dove Arslan Lovric si contendono una maglia da titolare con l’ex Lugano favorito sul Turco; confermati Lazar Samardzic (l’ex Lipsia è già a quota 4 gol, il doppio della scorsa annata) e Walace con il Tucu Pereyra ancora acciaccato, ma che proverà ad andare in panchina

Attacco che sarà guidato come nelle ultime uscite da Beto Success.

PUNTI DI FORZA

La qualità dei singoli alla squadra di Sottil non manca affatto: nell’ultimo match contro il Verona, squadra che sta offrendo buone prestazioni con ritrovata continuità, ha faticato per i primi 20′ minuti fino al gol di Samardzic. Udinese che cerca sempre la costruzione dal basso, ed essendo dotato di interni di centrocampo molto tecnici ed esterni sia bravi palla al piede che in progressione, riesce molto spesso a creare superiorità numerica, soprattutto tra le linee, situazione che può mettere in difficoltà la retroguardia granata.
Per quanto riguarda i singoli, occhio a Samardzic: il ragazzo classe 2002 ha già siglato 4 gol ed è molto abile sia nello stretto che nelle conclusioni da fuori.

PUNTI DEBOLI

La costruzione dal basso può non essere sempre la soluzione migliore: il Toro di Juric offre un pressing costante e caparbio, questo può portare la squadra di Sottil a sbagliare il suggerimento per il mediano che scende, esponendosi così alla ripartenza della squadra avversaria, prassi ben nota ai ragazzi di Juric e che dovranno essere bravi ad essere cinici in caso di recupero sulla trequarti.

Molte volte, se uno dei centrali dell’Udinese esce per seguire il movimento in contro della punta (probabile la titolarità di Sanabria), non scalando si può creare uno spazio dietro all’uomo utile per essere attaccato da un interno di centrocampo (Ilic lo fa molto bene sin dai  tempi di Verona) o direttamente dal taglio verso il centro di un esterno.

 

Probabile formazione:

UDINESE (3-5-2): Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue, Samardzic, Walace, Lovric, Udogie; Beto, Success

 

Fonte Foto: UdineseBlog

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