Parla Cairo: “A Cagliari vittoria importante, le cose vanno meglio. Il rinnovo di Belotti? Ci lavoriamo…”

Il presidente del Torino Urbano Cairo è stato intervistato da “Radio Anch’io Sport“, dove ha parlato a tutto tondo tra la vittoria di Cagliari, il rinnovo di Andrea Belotti e la questione legata ai diritti televisivi della Lega.

La vittoria? A Cagliari abbiamo raccolto 3 punti molto importanti. Mister Davide Nicola sta facendo un ottimo lavoro, soprattutto ha ridato positività e compattezza all’ambiente, oltre ad essere concreto nei risultati. Ora le cose vanno meglio, ovviamente bisogna restare umili e continuare così, il percorso che abbiamo iniziato con Nicola è lungo e va fatto con i piedi piantati per terra: la squadra ha dato un segnale, ma bisogna migliorare sempre“.

Belotti? Andrea è il nostro trascinatore, il matrimonio con lui è stato molto positivo e deve continuare. Vagnati ci sta lavorando, poi entrerò anche io in campo. C’è l’obiettivo di andare avanti insieme e c’è tutta la volontà nostra di rinnovare, credo anche da parte sua. E’ da 6 anni al Toro: lui ha fatto tanto per il Toro e il Toro ha fatto tanto per lui“.

Poi il presidente ha parlato delle elezioni della Lega Calcio e dei diritti televisivi: “Gravina è un riformatore, gli dobbiamo molto. L’anno scorso ero tra i contrari alla ripresa del campionato, ho sbagliato ed è stato bravo Gravina a riprendere anche se a porte chiuse. Le sue scelte sono state oculate, lo voterò e credo meriti la riconferma”.

Diritti tv? Sono assolutamente favorevole all’ingresso di fondi privati nella media company della Lega. Questo ente negli ultimi 8-9 anni ha avuto enormi pecche: nel 2012 il calcio italiano aveva un monte totale di diritti tv pari a 900 milioni ed era secondo solo alla Premier League, oggi siamo addirittura sotto la Liga e la Bundesliga. I fondi portano risorse, ma è una scelta strategica in ottica di management: a capo della gestione della Lega vanno messi dei manager molto capaci. Dobbiamo guardare a una gestione più globale, se poi c’è chi cambia tattica per altre motivazioni non fa una grande figura“.

[Fonte foto: Corriere Della Sera]

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