Nicola si presenta, inizia ufficialmente l’avventura in granata

E’ terminata da pochi minuti la conferenza stampa di presentazione di Davide Nicola, neo allenatore granata subentrato a Marco Giampaolo. Accompagnato dal Presidente Cairo e dal Direttore Tecnico Vagnati, Nicola ha avuto modo di presentare anche la gara di domani sera, che vedrà il Torino ospite del Benevento.

Le prime parole sono state proprio del Presidente: “Ricordo Nicola come uno di quei capitani che ci portò alla promozione nel 2006, mi fa un certo effetto presentarlo oggi come allenatore. Prima però vorrei ringraziare e augurare un in bocca al lupo a Mister Giampaolo per il suo futuro. Ero molto legato a lui e avrei voluto iniziasse un nuovo ciclo qui.”

Cairo prosegue raccontando poi alcuni retroscena di quell’annata che portò alla promozione in Serie A: “La squadra fu costruita in poco più di una settimana, creammo un gruppo forse non eccelso tecnicamente, ma fatto di veri uomini. Durante l’andata della finale con il Mantova ricordo di aver affidato al mio oculista di fiducia il recupero di Abbruscato che soffriva di un problema all’occhio: riuscì ad essere disponibile per la partita e segnò il gol che mantenne viva la speranza. Poi Nicola al ritorno contribuì a ribaltare il risultato con quel colpo di testa”.

Interviene Nicola, quasi privo di voce dopo questi primi giorni di allenamento, pronto a rispondere anche alle domande dei giornalisti: “Voglio ringraziare la società per avermi scelto per questa missione. Non voglio perdere tempo e mi interessa iniziare sin da subito agendo sulle priorità e imprimendo subito un cambio di rotta”.

Il momento della squadra

“La prima cosa che ho detto ai ragazzi è che la mia volontà è quella di creare un gruppo di uomini, con relazioni schiette, sincere ed educate. Abbiamo bisogno di venire al campo e stare bene tra di noi, in completa armonia. Dei trascorsi della squadra non interessa, a me interessa quello che verrà fatto a partire da oggi: ho appena terminato il terzo allenamento e sono partito da quelle che dal mio punto di vista sono le nostre priorità. Prima di tutto devo costruire un gruppo unito, i risultati sono la conseguenza delle relazioni che si creano nello spogliatoio. Per quanto riguarda il campo a me interessa che la squadra non abbia paura di sbagliare e che applichi i principi che chiedo”.

“Ho avuto un primo impatto positivo con il gruppo: ho detto loro di non preoccuparsi di quello che si dice in giro. E’ chiaro che 13 punti sono pochi e che il valore della rosa può portare a qualcosa in più, però dobbiamo essere coscienti e responsabili della situazione. Non mi piace parlare di “venti finali”, mi piace definirlo un percorso che ci deve portare al risultato finale”.

A Benevento la prima tappa

“Non dobbiamo avere paura di sbagliare. Chi fa sbaglia. Credo ciecamente in questi ragazzi e costruendo relazioni importanti possiamo toglierci dai problemi. Bisogna sempre tenere a mente l’obiettivo. Per me ogni partita è importante e ogni partita nasconde delle difficoltà, mi aspetto però dalla squadra che seguano gli obiettivi che ci poniamo con la stessa determinazione con cui li seguo io.

“Sono tremendamente curioso di affrontare la partita di domani, è la prima tappa di un percorso che ci deve portare ad avere un’identità ben precisa. Sarà anche l’occasione per vedere dove bisogna insistere per capire sin da subito cosa ci può portare a toglierci da questa posizione”.

Il ruolo di Belotti

“Chiaramente adatto i miei principi allo stile di gioco dei giocatori. Per ora ho chiesto poche cose, ma chiare. La generosità non è un aspetto negativo se indirizzata bene, amo le persone che danno tutto, ma bisogna essere equilibrati. Sicuramente dobbiamo fare in modo che la squadra aiuti Andrea ad esprimersi al meglio delle sue possibilità e per farlo ho già dato qualche prima indicazione. Ci sono poi Verdi e Zaza, due ottimi giocatori che mi hanno dato disponibilità sin da subito. Ho bisogno di capire certe dinamiche e la partita di domani potrà darci importanti soluzioni”.

Il recupero di N’Koulou

“Prima di tutto devo capire chi è a disposizione per la partita di domani, vedremo se Nicolas sarà della partita. In generale mi aspetto entusiasmo da chi è a disposizione, voglio vedere da parte del gruppo i giusti atteggiamenti. Per chi non li rispecchierà faremo le dovute valutazioni”.

Opportunità dal mercato

“Per ora penso alla partita che ci aspetta domani, dobbiamo cercare di ottenere il massimo dai giocatori che abbiamo a disposizione. Non ho fatto alcun tipo di richiesta precisa per il momento, significherebbe dire che non credo negli elementi che ci sono adesso. Ho intenzione di valutarli e capire se ci sono o no gli atteggiamenti e le motivazioni giuste per poter giocare in questa squadra. La partita di domani può darmi indicazioni anche su questo, vedremo quello che succederà”.

Il modulo di partenza

“Partirò innanzitutto da quello che conosco e dalle caratteristiche dei giocatori, molti dei quali sono qui da diversi anni. Devo creare un gruppo anche attraverso poche certezze, ma chiare sin da subito. Le richieste di ogni allenatore sono richieste, ma poi sono le valutazioni di campo che ti portano a capire su cosa perseverare. Ho in testa delle idee tattiche, dei comportanti individuali, e non vedo l’ora di vederli all’opera. Prima di tutto però è fondamentale costruire un gruppo con valori e idee”.

Occasioni anche per Segre e Buongiorno

“Le mie valutazioni arriveranno man mano, ma è ovvio che un allenatore nel tempo deve dare una possibilità a tutti. E’ importante che i giocatori capiscano che si può essere importanti nell’arco di 95 minuti come nell’arco di 5. Un bravo giocatore lo si nota quando sa dare un contributo importante alla squadra indipendentemente dal minutaggio e dalla posizione in campo.

L’importanza di essere al Toro

“Sono consapevole di essere in un club speciale: ho grande entusiasmo e sono qui per dare una grossa mano, senza considerarmi un salvatore della patria. Per ora ho avuto grandissima disponibilità da parte di tutto il club, sono qui perché voglio costruire qualcosa di importante. Non solo a parole però, servono i fatti, le azioni. Su questo sono un martello“.

Termina così la conferenza stampa di Davide Nicola, che poco prima delle dichiarazioni alla stampa si è concesso un Tweet nel quale riassume i suoi pensieri e le sue aspettative nei confronti della squadra. “Uomini più che calciatori. Solo con un rapporto schietto è possibile costruire un gruppo oltre le difficoltà. La schiettezza non allontana le persone: le filtra, le avvicina. È il linguaggio dell’amicizia (Plutarco). E noi vogliamo essere un gruppo coeso #SFT #Semprealmassimo”

[Foto LaPresse – Fabio Ferrari – Torino Fc ]

Comments (1)

  1. Presentazione Nicola, le parole del Presidente Cairo

    […] Dopo una breve introduzione per presentare Nicola, il Presidente Urbano Cairo è tornato a parlare sui problemi che hanno portato all’esonero di Giampaolo. […]

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