Lukic e Ricci i migliori, bene anche Aina, Pellegri fa e disfa, Bremer fatica tremendamente: le pagelle di Lazio-Torino

Berisha 6.5 Nel primo tempo sfodera un grande intervento, soprattutto d’istinto, su Milinkovic Savic. Poi normale amministrazione, anche meno, sino al 92′ quando nulla può sul colpo di testa di Immobile

Izzo 6.5 Ingaggia un duello con Zaccagni prima e Immobile poi, riuscendo a essere quasi sempre vincitore. Sfiora il gol con un grandissimo colpo di testa da calcio d’angolo, ma ha la sfortuna che Felipe Anderson salva sulla linea. Sta confermando il ritorno ai suoi livelli, la speranza è che possa essere un Izzo 2.0 per il Toro.

dal 50′ Zima 6 Non commette errori grossolani, ma rispetto a Izzo si vede la minor esperienza e va più volte in affanno.

Bremer 5 Ci si aspettava il duello con Immobile, e alla fine, ovviamente, così è stato. Ma, dopo aver messo nel taschino i vari Vlahovic, Scamacca, Lautaro, Giroud, ecc., Immobile stavolta è fuori dal taschino. Il gigante brasiliano soffre la profondità del centravanti biancoceleste, ed è spesso in affanno come nel finale quando se lo lascia colpevolmente sfilare dietro la schiena.

Rodriguez 6.5 Altra prestazione attenta e ordinata da parte del braccetto svizzero: annienta Felipe Anderson (che però fa poco per non farsi annientare) e si dimostra sempre sicuro in fase difensiva. Prezioso anche nel palleggio, dove mette in risalto la sua tecnica; è l’incaricato dei calci da fermo, e da qui nascono le azioni più pericolose.

Aina 6.5 A sorpresa in campo dal primo minuto al posto di Singo, l’esterno tutta fascia ripaga la fiducia di Juric (sostituito oggi in panchina dal vice Paro) con la prestazione migliore della stagione. Puntuale in fase difensiva, si piazza alto non lasciando spazio alle folate biancocelesti. Prova a sfondare in più di una occasione e per poco non piazza l’assist vincente a Belotti nel primo tempo. (dal 73′ Singo sv)

Lukic 7 La sua presenza è fondamentale per questo Torino, è il metronomo della squadra. Tiene in piedi tutto il centrocampo, detta i tempi e si inserisce tra le linee per cercare di creare scompiglio: è uno dei punti da cui ripartire la prossima stagione.

Ricci 7 Seconda da titolare consecutiva dopo quella con il Milan, il giovane ex Empoli stavolta insegna il Sarri-ball a casa di chi lo ha inventato. Tocchi di prima sempre precisi, intuizioni da vero centrocampista, inserimenti, dinamismo: super Simo.

Vojvoda 6.5 Le voci di mercato (Milan, ndr) non fermano lo stantuffo kossovaro: dal primo al 90esimo si sbatte sulla fascia, tra fase difensiva e fase offensiva. Piazza un paio di chiusure eccezionali soprattutto nel finale, ed è sempre pericoloso quando si proietta in avanti. Preciso, anche lui, nel giro palla granata.

Pobega 6 Solita gara dispendiosa quella giocata dal giocatore di proprietà del Milan. Tanto dinamismo, tanta fisicità, ma poca qualità…che è quella che servirebbe in quella posizione. Praet manca, e lo si sente. (dall’86’ Buongiorno sv)

Brekalo 5 Ancora una prestazione a dir poco negativa quella del fantasista croato: non si accende mai, intestardendosi e perdendo molti palloni sulla trequarti. E’ in fase ascendente, e lo sta dimostrando.

Belotti 5 Gioca, probabilmente, i 45 minuti più brutti della stagione. Ha due palloni clamorosi nel primo tempo, da spingere dentro prima di testa e poi di piede: lui non solo non inquadra la porta, ma entrambe le volte non prende neanche il pallone. Soffre la fisicità laziale, ed esce al 45′.

dal 45′ Pellegri 6.5 Entra con la voglia di spaccare il mondo, e per poco non ci riesce totalmente. Si avventa su tutti i palloni, facendo a botte con tutti gli avversari. Riesce a segnare, con un gran colpo di testa che sembrava potesse regalare al Torino la vittoria. Ma il pari arriva proprio da una ingenuità del giovane centravanti granata: al 92′, al posto di allargare palla a sinistra, decide di fare tutto da solo, finendo per perder palla e per innescare la ripartenza laziale. Deve sicuramente ripartire dal gol, per provare a costruirsi una nuova carriera dopo tanti infortuni e maledizioni.

[Fonte foto: Torino Fc]

 

 

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