LECCE-TORINO, MARCO BARONI: “IL TORINO È UNA SQUADRA GIOVANE CHE GIOCA BENE E CHE MERITA LA CLASSIFICA IN CUI SI TROVA…”

Alla vigilia di Lecce-Torino, il tecnico giallorosso commenta così la gara contro i granata di domenica 12 marzo ore 12:30.

 A Milano contro l’Inter si sono verificati dei cortocircuiti non nuovi in fase di attacco e di impostazione. Con Blin e Oudin si è vista una maggiore reattività. Pensa di poterli riconfermare e quali sono i motivi di questi cortocircuiti?

Non sono d’accordo nella misura in cui la squadra ha maturato consistenza sia fisica che mentale notevole. È chiaro che alcune situazioni sotto l’aspetto tecnico ci penalizzano come in queste ultime uscite ci hanno penalizzato molto gli episodi. Purtroppo, nel calcio è spesso così e in questo momento della stagione dove chiaramente trovi squadre che lottano per obiettivi importanti e che si sono anche consolidate nel tempo, l’episodio fa la differenza. Quindi la nostra grande attenzione deve essere rivolta proprio alla gestione del dettaglio e del particolare cercando di portare il più possibile gli episodi a nostro favore. Blin e Oudin hanno fatto bene e sono dei giocatori che per noi sono una risorsa importante, lo sappiamo, e quindi è chiaro che se mi chiedete chi parte e chi subentra, in questo momento devo ancora prendermi del tempo e fare delle scelte, ma la cosa importante è che quando un giocatore entra deve cercar di fare bene o addirittura meglio del compagno sostituito.

Il Lecce in casa ha vinto solo contro Lazio e Atalanta, due vittorie a sorpresa, mentre con squadre di medio- bassa classifica dove ci si aspettava punti magari questi non sono arrivati. Si tratta di una cosa casuale? E se non lo è quali sono i motivi?

Il Lecce sta facendo un campionato al di sopra, noi stiamo concentrati e attenti. Nelle ultime cinque partite fuori abbiamo fatto sette punti e nelle ultime cinque in casa abbiamo fatto cinque punti. Ritorno a ripetere ciò che ho detto prima: con il Sassuolo è un episodio che fa la differenza. Perché il Sassuolo non ha fatto niente per vincere la partita, se non l’occasione pronti via con una palla persa da noi ingenuamente, poi noi abbiamo avuto un’occasione clamorosa e una disattenzione ha portato il risultato a favore della squadra avversaria, ma non c’è stato sul campo un dominio. È questo a cui facevo riferimento dal punto di vista di grande consistenza fisica e atletica, poi alle volte dal punto di vista tecnico sbagliamo qualche cosa ma questo fa parte del percorso che fa una squadra neopromossa come il Lecce.

Due domande. Una rimanendo sul discorso della prolificità offensiva, spesso si è parlato di libertà mentale: ha parlato con i suoi attaccanti sotto questo profilo? La seconda riguarda il Torino: che tipo di avversario si aspetta domani?

Noi lavoriamo dalla mattina alla sera con questi ragazzi dal punto di vista atletico, fisico e mentale. Quando si parla di tecnica si parla anche di tecnica specifica e quindi questi ragazzi lavorano e ci mettono tanta partecipazione. Poi se vogliamo vedere le cose in maniera obiettiva bene, altrimenti le guardiamo in maniera diversa. Io continuo a guardarle nella maniera che ci ha portato a fare delle cose anche importanti e ora nel momento decisivo della stagione dobbiamo essere compatti verso il traguardo che non è lontano ma non ancora vicino. Il Torino che troviamo è una squadra forte, con gli attributi, che corre. Una squadra che ha compattezza, aggressività, che ti viene a prendere a tutto campo. Una squadra giovane che si sta meritando la classifica che ha e quindi è la partita perfetta.

Nell’ultima partita ha preferito con i terzini di dare spazio a Pezzella e nonna Gallo. Lo ha fatto per scelta tecnica o perché ritiene che debba tornare all’interno della squadra quella sana competizione in modo che nessuno si sieda convinto di essere il titolare. Le chiedo se Pezzella le è piaciuto e se pensa di riconfermare questa scelta. Poi un’altra domanda: ha spesso detto nelle ultime partite che il nostro problema sta nella rifinitura, negli ultimi 16 metri. Su questo ha parlato con i suoi attaccanti?

Non è solo questo il problema. Quando vi parlavo di fase difensiva, a me non piace commentare e giudicare la squadra in compartimenti stagni o vederla solo a reparti. È tutta la squadra che deve liberarsi e giocare meglio. A volte fanno più o meno emergere alcune carenze, ma ci mettiamo lavoro e la squadra lavora tanto e ogni gara serve per migliorarci e crescere. Siamo un gruppo giovane e l’entusiasmo e la leggerezza ci facilita nel miglioramento. Pezzella è arrivato qui come un acquisto importante, ma in una condizione non ottimale. Gallo ha fatto bene e quindi per me sono  due titolari. Pezzella sta lavorando molto bene durante la settimana e quindi è giusto che anche lui piano piano trovi anche la condizione che gli serve, che non è solo quella relegata allenamento, ma anche alla prestazione della partita. Detto questo noi, come vi ho sempre detto e lo ripeto ancora, non si può pensare di essere solo in 11 12 o 13 giocatori, ma bisogna allargare. Oggi c’erano 23 giocatori in campo e io penso a tutti questi non tralasciando nessuno, perché nei momenti decisivi della stagione poi saranno quelli che hanno giocato un pochino meno ad essere determinanti.

Il Torino si sta rivelando un’ottima squadra soprattutto da quando si schiera con Miranchuk e Karamoh dietro alla prima punta, cercare di bloccare quei giocatori può essere una chiave della partita? Riguardo a questo, l’apporto di Blin può essere d’aiuto a Hjulmand? Perché si è visto nella gara con l’Inter che Hjulmand un po’ sentisse la mancanza, nel primo tempo, di un compagno più portato magari a difendere come Blin.

Sì, ripeto, noi abbiamo deciso di andare a fare una partita, siamo stati anche molto alti vedendo anche altre squadre che affrontano l’Inter scelgono magari una strategia diversa. La squadra secondo me è mancata in qualche corsa indietro perché l’Inter sulla transizione è la squadra più forte come dimostrano i dati: è la squadra che ha segnato più reti su transizione. Detto questo Blin per noi un giocatore importante, fondamentale che ci ha dato tanto ci darà ancora tanto, quindi devo ancora fare delle valutazioni, però è sicuramente della partita.

 

(Foto: Laziostory.it)

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