Esclusiva CG – Eugenio Lamanna: “Juric è un martello, può essere l’allenatore perfetto per il Toro”

Ivan Juric a Genova è un idolo, prima da giocatore e poi da allenatore del “Grifone ha lasciato un grande ricordo: proprio in quell’esperienza da allenatore durata due stagioni (2016/2017 e parte del 2017/2018) Eugenio Lamanna è stato il portiere agli ordini del tecnico croato.

Attualmente al Monza in Serie B e reduce da un brutto infortunio al legamento crociato, il portierone nativo di Como ha parlato in esclusiva ai microfoni del “Corriere Granata” della sua esperienza genoana con Ivan Juric: tanti dettagli e molta chiarezza su quanto sia importante il tecnico croato all’interno del gruppo.

Che tipo di allenatore è Ivan Juric?Per il Toro può essere l’allenatore giusto, ha già dimostrato di poter fare benissimo anche a Verona e si sposa perfettamente con il Torino perché la piazza richiede questo tipo di tecnico. Porterà tanto entusiasmo, è intelligente e soprattutto trasmette moltissimo ai giocatori“.

Che modulo usa principalmente?Juric può usare sia il 3-4-3 che il 3-4-2-1 ma è uno schema tattico votato all’attacco. Il 3-4-3 arriva principalmente da Gasperini che è colui che lo ha principalmente formato e influenzato calcisticamente. A Genoa ha utilizzato i giocatori che erano presenti in rosa, poi qualche giocatore funzionale lo chiederà: noi avevamo Pandev e Veloso che per questo schema tattico erano fondamentali“.

Come affronta il ritiro estivo?Lavora molto sull’intensità del gioco e sulla qualità: gli esercizi sono composti da tanti tocchi e ci sono poche pause. Lui ti trasmette voglia di giocare e in estate si concentra tantissimo sul punto di vista atletico. Al Toro poi ora c’è anche Pellegri come nuovo team manager: è una persona splendida, sarà una figura importante e lo dico senza problemi: è un fenomeno in quel ruolo, un professionista“.

Juric è più un motivatore o un allenatore schematico?Quando sento dire che è un motivatore penso che sia un concetto riduttivo: è uno che ha certamente del carisma, ma tende a preparare tutto nei minimi dettagli, è puntiglioso“.

Ci sono similitudini tra Gasperini e Juric?Entrambi sono affermati e hanno un punto in comune fondamentale: valorizzano i giocatori che ci sono in rosa, non guardano l’età o la provenienza e questo è molto importante“.

Che profili richiede Juric per la sua idea di calcio?Vuole avere un portiere a cui piace molto uscire, che ha personalità e che sia predisposto a fare un tipo di lavoro con i piedi: Sirigu in questo è già un campione. Come attaccanti cerca diversi profili, devono essere predisposti ad adattarsi a molte situazioni di gioco: a Genova avevamo Pandev, Pavoletti e Simeone che sono completamente diversi tra loro, idem a Verona quest’anno aveva Lasagna, Salcedo e Kalinic. A centrocampo da noi Lazovic e Veloso erano due giocatori fondamentali, Verdi nel Toro ha le qualità tecniche per essere l’arma in più e fare sia il centrocampista che l’esterno d’attacco“.

Un aneddoto con lui della tua esperienza a Genova?Dopo una vittoria contro la Juve per 3-1 eravamo esaltatissimi, lui ci bacchettò chiedendoci di scendere in campo allo stesso modo contro la Lazio la giornata successiva: perdemmo anche lì 3-1 e lui impazzì letteralmente in spogliatoio“.

[Fonte foto: Transfermarkt.it]

 

 

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