Superlega, Cairo: “Un attentato al calcio italiano. Mai creduto potesse resistere questo castello di carta”
Nella notte dove la SuperLega si sta sfaldando un minuto dopo l’altro e in mezzo a clamorosi colpi di scena: in tutto questo il presidente del Torino Urbano Cairo ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, ecco una parte delle sue dichiarazioni.
Presidente, qual è il suo stato d’animo? “Sono indignato. Questo è un attentato alla salute del calcio italiano, all’interesse collettivo. Tre società italiane come Juventus, Inter e Milan hanno pensato esclusivamente ai loro interessi e non mi pare che in quei 12 clubs che promuovono la SuperLega si rispettino certe regole virtuose“.
Perchè ha urlato al tradimento, soprattutto di Agnelli? “Il progetto che prevedeva l’ingresso in Lega di serie A dei fondi in una media company aveva una base di 1,7-1,8 miliardi, che serviva anche a superare le gravi difficoltà, un finanziamento importante per il rilancio della stessa Serie A. Agnelli faceva parte del comitato interno delegato a trattare con i fondi, aveva un ruolo importante. Il tutto necessitava di un cambio della governance stessa della Lega. Era in atto un’operazione laboriosa. Il comitato dei 5, che attenzione nasce il 13 ottobre 2020, aveva ricevuto la delega di tutte le altre società. Improvvisamente il cambio di scena, nonostante il voto assembleare che aveva sostenuto l’operazione dei fondi: Agnelli e la proprietà dell’Inter prendono le distanze dai fondi. Ora si capisce il perché“.
Il perchè è l’interesse delle tre per la SuperLega? “Si, questa è concorrenza sleale, si è venuto a sapere di trattative nascoste tra Agnelli e Perez per superare i loro problemi economici“.
Marotta? “Si deve dimettere. E’ consigliere federale con delega alla Serie A, Agnelli si è dimesso dall’Eca. Idem Scaroni, anche se lui almeno sui fondi è stato coerente e li ha sostenuti, lo stimo ma è un passo indietro“.
I tifosi? “Mi aspettavo questa netta presa di posizione, il calcio regala emozioni e va vissuto“.
Dure anche le prese di posizione da parte della politica. “Mi stupisco che i 12 presidenti della SuperLega non si siano posti il problema che potesse generare una operazione simile, nata solo per motivazioni finanziarie“.
L’UEFA è stata durissima con la SuperLega tramite Ceferin, idem la FIGC. “Ci vogliono sanzioni esemplari, ciò che han fatto è molto grave, stanno minando la vita delle leghe, compresa quella italiana. Le inglesi hanno fatto bene ad uscire, non ho mai creduto a un progetto simile e che potesse andare avanti“.
Quando vedremo il Toro in Europa? “La stagione è iniziata male, ora abbiamo trovato un cammino più armonioso. Andiamo avanti con le nostre forze rispettando le regole e i valori dello sport, non abbiamo Superleghe da tirare fuori dal cilindro“.
[Fonte foto: Torino Fc]
Comments (1)
Lake
Questo è stato solo il primo ,maldestro tentativo ,a questo seguiranno altri,come del resto ha detto esplicitamente lo schifoso presidente delle meringhe. Il calcio fa girare miliardi di euro,nonostante ciò gode di una stupida immunità rispetto alla giustizia ordinaria. Che almeno si ricorra a quella sportiva, radiando a vita questi famelici sciacalli,monociglio ignorante per primo.