“Izzo sente ancora dolore, Belotti fatica a recuperare e Pjaca potrebbe farcela. Brekalo? Giocatore normale”. Così Ivan Juric presenta Torino-Lazio
Vigilia di Torino-Lazio, match valido per la quinta giornata di Serie A Tim, e allora è tempo di conferenza stampa. Presso la sala stampa dello Stadio Olimpico Grande Torino, il tecnico granata Ivan Juric ha presentato il delicato scontro di domani sera alle ore 18.30.
AVVERSARI – “Ho visto bene la Lazio contro il Cagliari, pur con il pareggio ha fatto un’ottima gara. Noi l’abbiamo preparata come al solito”.
FORMAZIONE – “A Reggio Emilia abbiamo giocato con cinque cambi, adesso dobbiamo decidere. Praet è fuori, rientra Verdi”.
PJACA – “Ha un piccolo fastidio, già lo aveva prima dell’ultima partita. Ha lavorato a parte, oggi è andata abbastanza bene. Domattina ulteriore test”.
IZZO – “Non dovete chiedere a me, ma al medico. Ha preso una botta, ma è di tre settimane fa. Ancora non sta bene, ma nessuna polemica”.
BELOTTI – “Belotti non riesce a correre: non ci sono previsioni sul rientro. Speravo in una progressione diversa, invece dopo tanto tempo ancora non riesce a corricchiare. Quando è così si è preoccupati. Ha una contusione fortissima al muscolo tibiale. Ci aspettavamo che in questa settimana andasse bene, invece no. E non posso dare date: la diagnosi è questa, speriamo che passi è che nona avrà altri problemi. E’ un leone, il contratto in scadenza è un vantaggio per tutti. Quando sei in questa situazione non puoi più essere motivato di così: per me è un grande vantaggio, lui ne è consapevole e penso sia stra motivato. E’ però anche molto preoccupato e dispiaciuto per non dare il suo contributo. Lo vedo bene, voglioso e che ha voglia di lottare”.
BREKALO – “E’ un esterno normale, lui e Pjaca hanno caratteristiche simili. Sono esterni con buona tecnica, lui ha un buon tiro dai 15 metri mentre da più indietro no”.
POBEGA E MANDRAGORA – “Tutti possono giocare insieme, abbiamo tanti giocatori in mezzo e forse addirittura troppi. Possiamo variare tanto, possono giocare entrambi o nessuno dei due”.
BASELLI E RINCON – “A centrocampo ne giocano due, noi siamo sei ed è difficile accontentare tutti. Bisogna avere delle gerarchie specifiche: al momento è così, poi il campionato è lungo”.
AINA E ANSALDI – “La scelta è questione tattica. Hanno caratteristiche diverse: Ansaldi può essere un top-player, in altri momenti preferisco un uomo di gamba come Aina e a livello di intensità fisica è sul modello Premier”.
BREMER – “Bremer deve continuare a crescere ed è un giocatore importante. Al suo posto vedo Zima, che con il tempo deve imparare tante cose. E anche Buongiorno ha fatto molto bene. Sono giovani coi quali lavoreremo tanto”.
ORGANICO – “Sto ancora conoscendo la squadra. Il Genoa è l’organico più forte che io abbia mai allenato, come struttura difensiva ed esperienza. Era una squadra forte, per questa sono curioso e siamo in progressione. Io dò alla mia squadra 5, con la possibilità di arrivare a 7 o 8 se cresciamo”.
CALENDARIO – “Penso soltanto a domani, è il mio pensiero fisso. In questo momento il Venezia non conta niente. Poi, dopo la gara di domani, faremo la conta dei disponibili per la prossima partita. Non incidono i diffidati: dobbiamo essere capaci di mettere o uno o l’altro, magari domattina cambio idea, ma le cose vengono fatte sempre uguali. Ci sono tanti giocatori che possono giocare”.
AMBIENTE – “Sono contento dell’entusiasmo, lo preferisco alla depressione. Ma abbiamo cominciato da poco, abbiamo fatto tre partite bene e una molto molto male. E’ meglio giocare quando la gente ti applaude e non ti fischia, dobbiamo cavalcare l’onda e non perdere questo modo di essere. Ma è troppo presto per i giudizi, dobbiamo andare avanti così e restare coi piedi per terra”.
[Fonte foto: Torino Fc]