Verso Torino-Milan, intervista a Pietro Balzano Prota
Quella tra Torino e Milan, in programma alle 20:45, sarà una sfida fondamentale in chiave scudetto per la squadra di Pioli. Abbiamo voluto analizzare la partita di questa sera per capire i punti chiave della squadra rossonera con Pietro Balzano Prota, giornalista ed ex Direttore Editoriale di Radio Rossonera.
Che tipo di partita ti aspetti dal Milan? “Il Toro di Juric non affronterà la partita come fosse in vacanza. Non sarà semplice, il Milan dovrà fare un’ulteriore prova di maturità, da prima in classifica. I fattori decisivi del match saranno il contropiede e il ritmo. I rossoneri proveranno a proporre il gioco e ci sarà la curiosità di capire le scelte di Pioli: in questo periodo Diaz e Messias non hanno pagato, giocheranno Kessie e Saelemaekers. Sarà interessante capire se il cambio darà i suoi frutti”.
Il Milan ha perso 14 punti contro le squadre che occupano dal 10° al 20° posto in classifica in questa stagione. “Il Milan fa più fatica quando affronta avversari che si chiudono, ma non può più permettersi di perdere punti. Lo Scudetto lo porterà a casa non chi farà più punti, ma chi sbaglierà meno”.
Bremer-Giroud sarà un bel duello. “Bremer è un giocatore davvero forte. E’ un perno del Torino, se andrà via lo vedrei molto bene in Inghilterra ma mi farebbe molto piacere rimanesse in Italia. Il Milan ormai ha virato su Botman per la prossima stagione, ma sicuramente il brasiliano è un difensore molto ambito”.
Cosa farà Ibra a fine stagione? “Ibra ha capito che il suo fisico non gli permette più di fare quello che vuole, ma ogni volta che entra in campo da il suo contributo, lo dicono i numeri. Ha dimostrato nuovamente di essere un campione, nonostante i molti acciacchi i gol li continua a fare. Per la prossima stagione è difficile capire cosa farà: può essere che continui con un Milan ad alto livello, ma può essere anche che smetta e rimanga nell’ambiente Milan. Si è creato un legame forte tra lui e l’ambiente, il suo futuro potrebbe essere qui, dentro o fuori dal campo”.
Belotti può tornare quello di prima? “Secondo me il Gallo ha perso il treno importante per la sua carriera, nel momento in cui Cairo chiese 100 milioni, forse era il momento giusto per andare. Una volta rimasto al Toro però, essere la bandiera deve diventare la sua missione, deve sentirsi onorato. Sembra triste, deve ritrovarsi. A fine stagione dovrà guardarsi dentro e capire se ha ancora la fiamma, in quel caso deve rimanere ed essere la bandiera del Toro, sennò deve andare via. Anche la società deve aiutarlo in questa decisione: se dovesse esserci l’accordo per continuare, deve costruirgli una squadra di qualità attorno a lui”.
Al Toro cosa manca per essere competitivo? “La squadra inizia a rispecchiare la mentalità e l’identità di Juric. In questa stagione ha perso molti punti contro squadre decisamente inferiori, deve migliorare in questo. A fine stagione bisognerà capire se è finito il ciclo con Belotti, se rimane Brekalo che è un giocatore di qualità, cosa farà Singo che è un giocatore importante… Serve un po’ più di mentalità e qualità per fare quel passo in più e ambire a lottare per un posto in Europa”
Il Milan sta inserendo le pedine utili al sistema? “Il Milan sta ritornando pian piano ad essere ambito. Maldini è una figura molto importante in questo, basta vedere l’affare Theo che ora ha triplicato il suo valore. Giocatori come Botman sono presi per seguire un percorso che la società ha già tracciato con i vari Tomori, Tonali…”.
Pobega a fine stagione tornerà al Milan? Se sì, secondo te potrà imporsi come titolare? “Ha grandissime qualità tecniche, tattiche e fisiche. Ha fatto già due preparazioni con Pioli, poi il mister l’ha sempre mandato in prestito: da capire se può essere nelle idee tecniche di Pioli oppure lo ha fatto per fargli fare le ossa in club che gli permettano di essere titolare. Attualmente non mi immagino un Pobega titolare nel Milan 22/23 ma nel roster sì. Ci sarà molta concorrenza: andrà via Kessie, ma ci saranno Bennacer, Agli, Bakayoko (che ha prestito biennale, ndr). Vedremo”.
Come mai Pellegri non riesce a sbocciare? Tra Toro e Milan continua a faticare. “E’ un giocatore fragile fisicamente. Le occasioni avute sono ormai tante, e mi dispiace perché ha i mezzi ma deve trovare continuità e trovare una piazza ideale che gli permetta di giocare”.