Verso Spezia-Torino: l’analisi degli avversari

Lo Spezia di Italiano si presenta al match cruciale per la salvezza contro il Torino con un 4-3-3 oramai consolidato da quasi due anni.

L’impostazione data alla squadra è ormai chiara: quando non ha la palla, gli uomini di Italiano sono particolarmente coraggiosi e aggressivi. Con le dovute proporzioni, lo Spezia si propone di imitare quello che Atalanta e Verona fanno da qualche anno: la costante ricerca dell’uno contro uno a tutto campo.

Il pressing iper offensivo della squadra ligure comporta inevitabilmente vantaggi e rischi:

  • La squadra è particolarmente corta con la difesa che in fase di primo pressing si trova sulla linea di centrocampo e in caso di recupero palla permette di essere già nei pressi dell’area avversaria.
  • L’attitudine aggressiva ha portato gli uomini di Italiano ad essere la squadra con più cartellini gialli e rossi ricevuti durante questa stagione
  • Inoltre l’atteggiamento spregiudicato della difesa spezzina, sommato alla difficoltà a mantenere per 90

minuti un livello di concentrazione tanto elevato da muoversi all’unisono con gli altri reparti, ha permesso agli avversari di andare al tiro attraverso imbucate centrali ed attacchi alla profondità dietro la linea difensiva ligure.

Davanti a Provedel, Vignali e Marchizza presidiano le fasce mentre Terzi, Erlich, Ismajli e Chabot si giocano due maglie come centrali.

A centrocampo l’elemento di maggiore qualità è Ricci, mentre Pobega e Maggiore sono i due uomini deputati agli inserimenti offensivi.

Davanti Piccoli sembra in vantaggio su Nzola, mentre l’ex primavera granata Gyasi è stato l’esterno più continuo dell’annata spezzina; Farias è l’alternativa più offensiva e può variare anche a sinistra con Agudelo e Verde pronti a subentrare.

PUNTI DI FORZA

Il punto di forza dello Spezia è sicuramente la forza del gruppo: mister Italiano sta per compiere un’impresa salvando una squadra accreditata alla retrocessione alla vigilia dalla maggior parte degli addetti ai lavori.

L’organizzazione della squadra è esasperata e i movimenti dei reparti sono sincronizzati alla perfezione.

Guardando ai singoli, durante la fase offensiva, lo Spezia porta molti uomini ad attaccare l’area di rigore: nello specifico Maggiore e Pobega sono in grado di inserirsi creando pericoli alle difese avversarie.

PUNTI DI DEBOLEZZA

Lo Spezia ha un baricentro sempre molto alto. La difesa cerca di giocare il più alto possibile per occupare la metacampo avversaria.

Questa aggressività comporta grossi spazi lasciati dietro la linea difensiva ligure: è la partita di chi è in grado di attaccarli e puntare la porta.

Il Torino non ha grandi contropiedisti ma il passo di Singo e Belotti, sommati alle capacità di ricerca di uomo nello spazio che ha Baselli, sembrano elementi imprenscindibili per la quanto mai delicata trasferta ligure.

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