UN OSTACOLO CHE PUÒ DIVENTARE OPPORTUNITÀ: A SAN SIRO C’È L’INTER

Sulla strada dei ragazzi di Juric (ancora ai box per una polmonite, ci sarà Matteo Paro in panchina, a meno di responso positivo dai medici in mattinata) c’è la prima big del campionato: l’Inter di Simone Inzaghi.

Domani sera alle 18 a San Siro” i granata dovranno affrontare un Inter ferito, reduce dalla sconfitta in Champions League contro il Bayern e da quella in Serie A nel derby di Milano contro il Milan. L’Inter è in una cosiddetta “settimana di fuoco”: dopo i granata, sarà di nuovo il turno della Champions martedì sera in Repubblica Ceca contro il Viktoria Plzeň.

Una statistica interessante dello scorso anno che accomuna Inter e Torino è quella dei dribbling tentati: i nerazzurri hanno chiuso la scorsa serie A con circa 430 dribbling tentati (terzultimi), mentre i granata quartultimi ne hanno tentati circa 50 in più. Quest’anno, con l’iniezione di qualità dietro le punte, la squadra di Juric ha già invertito questa tendenza, mentre quella di Inzaghi mantiene ancora la stessa scia dello scorso anno.

In porta dovrebbe tornare Samir Handanovic dopo aver passato il testimone ad Onana in Europa. Davanti allo sloveno dovrebbero esserci sicuramente De Vrij che ha riposato contro il Bayern; potrebbero rifiatare sia Skriniar che Bastoni, insidiati dall’ex Danilo D’Ambrosio e da Robin Gosens: qualora il tedesco giocasse, Dimarco retrocederebbe come braccetto di sinistra nei tre dietro.

Sugli esterni un altro big che può riposare è Denzel Dumfries in ballottaggio con l’altro ex Matteo Darmian, mentre a centrocampo con Barella Brozovic potrebbe esserci Mkhitaryan in favore di Calhanoglu.

Occhio anche davanti: salgono le quotazioni della coppia Dzeko – Correa, con Lukaku ancora ai box e Lautaro che potrebbe partire dalla panchina.

PUNTI DI FORZA

Inzaghi può contare su un 11 e su una panchina di assoluta qualità: il valore dei singoli giocatori è altissimo, ma non si vince solo con quello. Contro il Bayern l’Inter ha cercato di giocare sull’asse OnanaDzeko, cercando di scavalcare la linea di pressione bavarese, situazione che riproporrà anche contro il Toro, che lasciando molte volte situazioni di 1 contro 1 dovrà essere perfetto nei duelli a tutto campo per chiudere le verticalizzazione di Brozovic & Co..

Come visto contro la Cremonese (3 gol nati da ribaltamenti di fronte), i nerazzurri contro squadre che attuano un pressing alto e si sbilanciano in fase di possesso decide di cedere il possesso palla agli avversari, per essere pronti a recuperare il pallone e a sfruttare le zone di campo scoperte lasciate dagli avversari, sfruttando la corsa dei quinti e l’attacco negli spazi garantiti dalle punte (più che Correa/Lautaro): il Toro avrà probabilmente il pallino del gioco, ma dovrà essere concentrato nel, o capitalizzare il possesso in un’azione pericolosa, o non perdere palla e lasciare campo alla ripartenza nerazzurra; fondamentale sotto questo aspetto sarà il posizionamento e la reattività della difesa di Juric che probabilmente sarà guidata da Perr Schuurs.

PUNTI DEBOLI

Il fattore psico-fisico conterà: l’Inter è in un periodo negativo, ha molti incontri ravvicinati, quindi sarà da colpire subito per cercare di “tramortirlo”. Paragoni permettendo, il pressing altissimo del Bayern Monaco ha chiuso ogni via di gioco alla squadra di Inzaghi, che cercando esclusivamente lanci lunghi ha limitato molto la mole di gioco creata: lo stesso pressing sfrenato dovrà essere portato dai granata, che non avranno la qualità del reparto avanzato bavarese, ma possono contare su un Vlasic straripante e sull’esplosività di Nemanja.

Il Toro si è dimostrato, per ora, maturo nella gestione del possesso: dinamica che potrebbe essere fondamentale anche contro l’Inter, dove i granata, se controlleranno il gioco, potrebbero mettere in grande difficoltà una difesa dell’Inter che ultimamente è parsa molto in difficoltà. Il campo darà la sentenza: una grande occasione per i ragazzi di Juric.

Probabile formazione:

Inter (3-5-2) Handanovic; Dimarco, De Vrij, Skriniar; Darmian, Mkhitaryan, Brozovic, Barella, Gosens; Dzeko, Correa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[Fonte foto: CalcioToday.it]

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