Torino-Sassuolo 3-2: l’analisi della gara

I tifosi del Torino si aggrappano alla nuova coppia gol Belotti- Sanabria, in quella che, ad oggi, è la partita più importante della stagione.

De Zerbi concede a Locatelli un turno di riposo; per il resto la formazione prevista alla vigilia è confermata.

Pronti via e la partita si mette come peggio non potrebbe per gli uomini di Nicola: un inspiegabile lancio in orizzontale di Bremer apre il contropiede del Sassuolo che si chiude con il sinistro vincente di Berardi.

La difesa del Torino è imbambolata, Sirigu ancora una volta è poco reattivo.

Belotti si carica la squadra sulle spalle e prova una reazione di nervi: in 5 minuti Consigli (sempre perfetto contro il Torino ndr) sventa 3 volte il pareggio granata su Mandragora, Murru e Sanabria.

Il Torino prova a pressare alto per recuperare il pallone sulla trequarti avversaria e nella parte centrale della prima frazione, il pressing è efficace.

Da due recuperi in fase offensiva nascono le occasioni per Rincon (tiraccio alto) e Lyanco (che preferisce svirgolare piuttosto che servire Sanabria in migliore posizione).

Il secondo tiro del Sassuolo in porta corrisponde al raddoppio emiliano: è ancora Berardi a colpire Sirigu, ancora una volta colpevole.

Ad inizio secondo tempo, Nicola inserisce Verdi dietro le punte e Vojvoda a destra, con Ansaldi spostato a sinistra al posto del sostituito Murru.

L’approccio dei granata è molle, e solo un errore clamoroso di Djuricic non permette al Sassuolo di chiudere la partita.

Spinti da un Mandragora sopra le righe, il Torino guadagna campo e impegna ripetutamente Consigli: la parata sul centrocampista napoletano a metà secondo tempo è incredibile.

Sotto di due gol a venti dalla fine, Nicola prova il tutto per tutto passando ad un 4-2-4 molto offensivo con Sanabria e Verdi esterni, Zaza e Belotti punte e Gojak centrale di centrocampo.

Il coraggio della panchina granata viene premiata quando uno scambio Verdi- Sanabria porta Zaza a ridurre le distanze.

È il 77’ e la sensazione è che il Sassuolo non abbia più la forza di ripartire (Lyanco 10 minuti prima aveva salvato sulla linea un tiro a colpo sicuro di Caputo ndr).

L’ingresso di Gojak stupisce finalmente in positivo: il bosniaco non si nasconde, non si limita alla giocata semplice; da una sua iniziativa nasce il gol dell’insperato pareggio all’86’: un suo tiro da fuori deviato costringe Consigli all’ennesimo miracolo che non può però nulla sul tap-in del migliore in campo Mandragora.

Un minuto dopo, un episodio che i tifosi granata sperano possa essere l’autentica sliding doors della stagione granata: con il Torino sbilanciato in avanti, Obiang calcia a colpo sicuro.

Sirigu, in controtempo, si supera e devia in angolo.

È il 93’ quando Ansaldi mette l’ennesimo cross in mezzo: Zaza sul filo del fuorigioco incorna e supera ancora Consigli.

La prima vittoria in casa del Torino arriva nel momento cruciale della stagione, in rimonta e alla fine di una partita sofferta.

 

COSA HA FUNZIONATO

Il Torino porta a casa una partita coi nervi e con gli azzardi di Nicola.

Mandragora e Sanabria si dimostrano, ancora una volta, due innesti di livelli; il centrocampista napoletano sta prendendo in mano la squadra guidandola a pressare in avanti: non è un caso che sia arrivato al secondo gol in 5 partite e che oggi abbia concluso pericolosamente in più di un’occasione.

Come a Crotone, Gojak è entrato con un buon piglio ed è risultato decisivo nella rimonta: può essere un’arma importante in questo finale di stagione

 

COSA NON HA FUNZIONATO

Senza Nkolou, la difesa perde in compattezza ed efficacia: complice probabilmente il doppio impegno ravvicinato, Bremer non ha brillato come domenica scorsa.

Accanto all’inamovibile Mandragora, servirebbe fondamentale ritrovare la qualità di Baselli in luogo di un affaticato Rincon.


fonte immagine ansa.it

Comments (1)

  1. Il Toro di Nicola non muore mai. Il vecchio cuore granata ha ribaltato una partita facendoci togliere un piede dalla B. Un primo tempo inguardabile pieno di errori ma la riscossa quando oramai il baratro si era aperto davanti a noi. Questa vittoria la prima in casa può essere lo spartiacque del ns cammino verso la salvezza e riuscire magari a fare il pieno anche a Genova con la Samp sarebbe la consacrazione di un lavoro quello del mister soprattutto sulla testa dei giocatori. Ora possiamo permetterci anche di far recuperare il gallo magari iniziando con sanabria e Zaza e poi a venti/venticinque minuti dalla fine far entrare belotti per spaccare la partita. Forza che ce la faremo e il gruppo a fine partita e l’esultanza di tutti dopo il 3-2 è sintomatico che tutti remano dalla stessa parte .

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