Torino-Salernitana 4-0: l’analisi della gara

Per la sfida con la Salernitana, Juric cambia la difesa che a Firenze ha patito Vlahovic e gli inserimenti dei centrocampisti viola: oltre al recupero di Bremer, la sorpresa riguarda l’inserimento immediato del giovane Zima.

Il ragazzo ceco è l’unico degli ultimi arrivati ad essere schierato titolare.

Davanti Sanabria è l’unica punta.

Castori schiera per la prima volta Simy al centro dell’attacco.

Il Torino ha un assetto chiaro: si lavora con le catene esterne con i braccetti difensivi che spingono per creare superiorità numerica e il centrale di centrocampo che si abbassa per coprirli e iniziare l’azione.

A sinistra i meccanismi tra Mandragora, Rodriguez e Ansaldi sembrano più oliati che a destra dove Zima è diligente in fase difensiva ma accompagna poco Singo in fase di spinta.

La squadra di Juric macina gioco ma fatica ad essere pericolosa: tuttavia il pallino è evidentemente in mano al Torino che ha un baricentro molto alto e non soffre mai gli avversari in ripartenza.

Le occasioni per Pjaca e Singo sono l’anticamera del vantaggio granata che arriva grazie ad un’incornata perentoria di Sanabria su un cross perfetto di Ansaldi.

L’1-0 a fine primo tempo appare decisamente meritato.

Al rientro dagli spogliatoi, il canovaccio tattico non cambia, ma la Salernitana si rende pericolosa con il neo entrato Djuric, complice un’indecisione in uscita di Milinkovic Savic.

Il pallone staziona nell’area piccola prima di essere liberato dalla difesa granata.

Ma è davvero l’unico pericolo corso dalla squadra di Juric una volta andata in vantaggio: nonostante l’assenza di un totem come capitan Belotti, la squadra è sciolta, gioca palla a terra, si muove senza palla (attitudine non presente da anni su questi schermi) e crea occasioni sugli esterni.

Sia Singo che Ansaldi sono autori di un’ottima gara: è proprio l’argentino, al secondo assist di giornata, a servire a Bremer la palla del raddoppio.

L’assenza del brasiliano si era fatta sentire a Firenze e nel finale di gara con l’Atalanta.

I cambi di Juric hanno, intanto, rivoluzionato la squadra dando spazio al debutto di Pobega e Praet: il centrocampista di proprietà rossonera chiude il match in mischia, il belga delizia il pubblico granata con un paio di giocate di classe.

Gli ultimi scampoli di partita servono a Lukic per consolidare il risultato sul 4-0 grazie ad un ottimo inserimento su assist di Buongiorno.

 

COSA HA FUNZIONATO

Al di là dei facili giudizi sugli avversari, è bene ricordare che lo scorso anno il Torino in casa non ha vinto, tra le altre, con Crotone, Spezia e Benevento.

La squadra inizia ad assimilare i concetti di Juric consolidando quanto si era intravisto nei match amichevoli di agosto e con l’Atalanta.

La catena di sinistra è stata autore di una grande gara, con il tanto vituperato Rodriguez in grado di aiutare Ansaldi in fase offensiva portandogli via un avversario e concedendogli spesso l’uno contro uno.

È piaciuto inoltre Zima: al debutto a 21 anni in un campionato nuovo si è disimpegnato in maniera egregia; da rimarcare una sua chiusura a 10’ dal termine con il risultato sul 2-0

 

COSA NON HA FUNZIONATO
Anche dopo un 4-0 è bene sottolineare cosa poteva essere gestito meglio: a livello di squadra sicuramente alcuni contropiedi meritavano di arrivare quantomeno alla conclusione; da sottolineare con la matita blu l’errore nell’ultimo appoggio di Singo che ha creato una ripartenza pericolosa della Salernitana.

Individualmente c’è curiosità nel vedere i nuovi al posto di un Linetty che non lesina impegno ma pare troppo fuori ruolo sulla trequarti.

In porta Milinkovic Savic non ha dovuto compiere interventi importanti ma appare sempre poco sicuro

Due sue indecisioni potevano costare care: il palo di DiTacchio nasce da un calcio d’angolo regalato dalla troppa autostima del portiere serbo, il cross da cui nasce il colpo di testa di Djuric nel secondo tempo doveva essere suo.

 

foto di repubblica.it

Comments (3)

  1. Dire che il vantaggio dopo il primo tempo è stato meritato è, a mio avviso, del tutto fuori luogo. Un gioco lento, prevedibile, sonnacchioso. Le vere occasioni, almeno 2 sono della Salernitana o Lotitese che dir si voglia. Partita in bilico fino al 65º col 2-0. Cosa ha funzionato: il risultato.
    Cosa non ha funzionato: l’approccio, la prevedibilità pur per una difesa inguardabile come quella campana. Male Piaça, Singo, Vanija, Linetty.
    Mi piacerebbe vedere Singo centrale di dx (lo sa Juric che nasce centrale) e lasciare la fascia magari a Praet o Ansaldi. La difesa, punto debole ne guadagnerebbe.

  2. @fulvio ti conviene riguardanti la partita: la salernitana nel primo tempo si è chiusa in 10 ed ha creato una palla gol grazie all’angolo regalato dal nostro “portiere”.
    Non ho capito l’ultimo punto. Praet in fascia? Mah

  3. Si può fare meglio, speriamo nei nuovi acquisti!

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