Stadio, il Comune ha costi più alti dei ricavi. E’ scontro con la società anche sul Robaldo
La questione sullo “Stadio Grande Torino” e le strutture del Comune di Torino continuano ad essere spinose: i rapporti tra la società granata di Urbano Cairo e l’Assessore allo Sport Roberto Finardi si incrinano sempre di più.
“Stadio Grande Torino”: situazione contrattuale dannosa per il Comune
Ma andiamo con ordine: in primis la situazione legata allo “Stadio Grande Torino” nell’anno 2020 che ha constatato le spese per il Comune di 600.000€ di spese straordinarie a fronte dei 500.000€ di ricavi provenienti dal Torino Football Club.
L’Assessore allo Sport Finardi non l’ha presa benissimo: “Non è proponibile una situazione contrattuale simile, non è normale. E lo dico da tifoso granata“. Il contratto decennale stipulato dal 2015 al 2025 però parla chiaro, e il Comune di Torino poco ha fatto in questi anni per aumentarne i ricavi: “Gli eventi organizzati in questi anni si contano sulle dita di una mano, dobbiamo inoltre presentare 160.000€ di fidejussione per un evento a causa del ripristino del manto erboso che si andrà a rovinare“.
Finardi però tiene aperta una porta alla società granata: “Pare ci sia la volontà del Toro di prendere in gestione l’impianto, non dico comprarlo ma di trovare un percorso condiviso che porti ad una gestione differente“.
Un altro ostacolo per il Robaldo: questa volta il problema sono…gli alberi
Dal marzo 2016 si cerca una luce in fondo al tunnel per quello che sarà (?) il polo delle giovanili del Torino, con un progetto da fare invidia in tutta Europa. Ora la zona del Robaldo però è in completo degrado, e l’inizio dei lavori ancora non vede una data certa.
Negli ultimi giorni però si è aggiunto un altro ostacolo “verde”: saranno piantati alcuni alberi che rientrano nel progetto di riqualificazione del parco Sengone, ma questa piantumazione non era prevista nell’elenco spese del Robaldo tra Comune e la società granata e nessuno vuole farsi carico.
A fine marzo sembrava che il Torino stesse finalmente per avere tutte le carte a disposizione per cominciare i lavori, con ulteriori modifiche di cui la società ha acconsentito di farsi carico delle spese (illuminazione esterna della via retrostante il centro sportivo, sistema dei canali di scolo delle acque del Sangone) ma a quanto pare ora si sono aggiunti anche i costi per la piantagione degli alberi. Vedremo se la questione sarà risolta a breve oppure continueranno i tempi biblici per poter vedere il gioiellino progettato per le giovanili del Toro.
Comments (1)
andrea
cairo e’ sicuramente colpevole nel non volere fare un investimento cospicuo ma il Comune e’ in mano a incapaci pazzeschi.
Se non organizzano eventi non possono dare colpe al Toro per mancati guadagni… idem sugli alberi del Robaldo… ti accorgi solo ora che qualcuno deve pagarli?