Ora Juric e i suoi ragazzi meritano un pubblico all’altezza

E’ un Toro da sogno quello che schianta la Fiorentina nel primo lunedì lavorativo dell’anno.

Una prestazione perfetta fatta di fame, tecnica, organizzazione e occasioni da gol.

Contro la sesta forza del campionato, la squadra di Juric segna 4 gol senza subirne e mostra una superiorità evidente per tutto l’arco della partita: alla fine dei 90 minuti, l’esordiente Gemello avrà compiuto un solo intervento, a punteggio ampiamente acquisito.

Tuttavia questa performance dei granata non è una novizia: seppur con altri risultati che resero meno evidente il divario visto in campo, il Toro all’Olimpico aveva surclassato allo stesso modo la Lazio, la Sampdoria, il Genoa, il Bologna e nella prima mezz’ora la rivelazione Empoli.

Non a caso la squadra granata ha un rendimento casalingo da Champions League: la stessa squadra che lo scorso anno ci mise 7 mesi di campionato per vincere la prima partita interna, oggi viaggia con un bottino di 7 vittorie nelle ultime 8 partite casalinghe (l’espulsione di Singo mutò il naturale epilogo di un’altra mezz’ora senza storia contro la squadra di Andreazzoli).

Il lavoro di Juric è finora impeccabile: il tecnico croato ha voluto dare una possibilità a tutti durante il ritiro estivo, puntando poi su chi ha intravisto la possibilità di miglioramento.

Se Bremer è definitivamente esploso, Djidji, Lukic e Milinkovic Savic stanno mostrando la loro migliore versione già da inizio campionato, è Vojvoda che va ad aggiungersi all’elenco dei giocatori che l’ex tecnico del Verona sta rigenerando.

Da quando ha ereditato i galloni da titolare complice le prestazione opache di Aina e la perdurata assenza di Ansaldi, il kosovaro è cresciuto in maniera esponenziale risultando preciso in fase difensiva e determinante in fase offensiva.

In attesa del riconoscimento sul mercato da parte della società, Covid e orari stabiliti dalla Lega permettendo, Juric e i suoi ragazzi meritano un maggior coinvolgimento del pubblico granata, spesso troppo impegnato a borbottare per la qualunque, ma da sempre incapace a godersi i (rari) momenti positivi.

Il livello del gioco espresso e la fame che mette questa squadra non può meritare una media di 7.000 spettatori casalinghi: numeri da bassa serie B.

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