Lazio-Torino 0-0, Sirigu: “In questi due anni abbiamo avuto paura di tutto”
Analisi lucida, da leader puro di Salvatore Sirigu: il portierone granata è stato decisivo questa sera nella serata dello “Stadio Olimpico” dove il Toro ha conquistato la salvezza con un pareggio thriller contro la Lazio per 0-0. Ecco cos’ha detto nel postpartita ai microfoni di Sky.
E’ una salvezza insperata, ora festeggiate. “Ho preso un sacco di colpi, di pacche e di sberle dai compagni nel postpartita, adesso ci godiamo questa serata. Cerco assolutamente di razionalizzare la partita, sto pensando a un po’ di cose perchè sono ancora concentrato. Sono uno che razionalizza le cose“.
Cosa vi ha portato a giocarvi la salvezza alla fine? “Ci ha tradito la parte mentale ed è subentrata la paura, ci sono parecchie componenti che dovremmo analizzare. La pandemia e altre cose hanno complicato il tutto, è innegabile che una squadra come il Torino che si trova a salvarsi all’ultima giornata deve capire cosa non è andato, perchè questa cosa ha davvero dell’incredibile“.
Sei stato il leader della squadra, la sicurezza l’hai data a tutti i compagni: ti sei dato una risposta a questa stagione? “Io analizzo sempre a bocce ferme. L’anno scorso facemmo 27 punti all’andata, poi lo 0-7 con l’Atalanta è cambiato tutto e quando ti senti così vulnerabile è davvero brutto perchè hai paura di tutto, infatti è arrivato l’esonero di Mazzarri. Tutto è partito da lì. Poi è arrivata la pandemia e abbiamo ripreso senza capire tante cose, ci siamo salvati un po’ meno tranquillamente di quello che pensavamo e siamo ripartiti subito con un allenatore nuovo. Avevo e ho moltissima stima di Giampaolo, non eravamo una squadra pronta per lui e mi dispiace, non era una questione tattica o tecnica, il problema era solo di testa. I risultati nel calcio aiutano, ma se non arrivano dopo prendi ancora più paura: a un certo punto ti guardi negli occhi e dici ‘oh, dobbiamo salvarci’ e non è facile comportarsi da provinciale con i giocatori del calibro che abbiamo in squadra”.
Cos’hai pensato al rigore di Immobile? “Ciro mi ha detto che è scivolato, poi lui ha sempre una scusa (ride, ndr). E’ la prima volta quest’anno che mi è capitato di non prendere gol su rigore, ci ho pensato e ho detto ‘vabbè ce la giochiamo domenica’, forse il karma mi ha aiutato anche se non credo a queste cose. Ora faremo le valutazioni insieme alla società“.
[Fonte foto: RaiSport]
Comments (5)
Elena
Intelligenza al servizio dei guantoni! Speriamo non sia il suo canto del cigno (granata).
PIERANGELO DIANE
finalmente un giocatore Italiano che sa spiccicare due parole correttamente. Comunque Cairo, se ha intenzione di tenere ancora il Torino, avrà più di una gatta da pelare a cominciare dalla dirigenza, collaboratori, per non parlare della squadra ( portiere in primis). Un suggerimento, io farei ritornare tutti quelli che sono andati in prestito ( Italia o estero) e li farei valutare dal nuovo allenatore ( che sia Nicola o chi per esso) .
Carlo
Analisi perfetta quella di Sirigu però come possono dei professionisti per una sconfitta pur umiliante con quella con l’Atalanta lo scorso, da dove secondo lui è partito tutto lo schifo, non riuscire a reagire la partita successiva. La partita persa è persa e stop non importa come è un capitolo chiuso. Ci vorrebbe in questi la voglia di reagire proprio per dimostrare che è stato un incidente di percorso invece di deprimersi e la domenica successiva prenderne quattro. Con quello che guadagnano se si deprimono loro cosa dovrebbe fare un operaio o un pensionato. Questi mantenuti a cifre senza senso dovrebbero vergognarsi di certe prestazioni e lo stesso Sirigu si ricordi come era depresso dopo la sconfitta con l’udinese quando con Izzo rideva bellamente con uno dello staff dei friulani. Possono solo ringraziare che c’era il covid.
Gianluca
Caro Tifosi del Toro, siamo in italia 1 milione e passa, ci sono tifosi del Toro in tutte le regioni Italiane compresa LA sardegna, Nella classifica Perpetua Della serie a siamo all’ ottavo posto, Torino si deve svegliare deve aumentare di spessore e di rapporti sociali e comunicativi siamo in Serie A dobbiamo ringraziare Nicola Davide Che ci ha preso per. Mano
Alessandro
Due considerazioni estreme : essere giocatori di serie A e guadagnare quanto un operaio nn potrà mai fare , fare di una squadra un prototipo di macchina senza benzina vuol dire che si gioca solo per il 27 (lo stipendio). Brutta cosa laddove sugli spalti, quando è permesso, o con gli abbonamenti TV questo si che è permesso, i tifosi riempiono di soldi i portafogli dei tanto biasimati calciatori. Grazie Nicola e grazie Longo . Cairo, vergognati.