I prossimi avversari: arriva l’Udinese al Grande Torino

A due mesi dalla vittoria di La Spezia, l’Udinese ha ritrovato i 3 punti nel match interno col Sassuolo.

I friulani avevano comunque disputate ottime partite anche durante il filotto negativo: nello specifico avrebbero sicuramente meritato maggiori fortuna nel match di Genova contro la Sampdoria e in quello interno contro il Verona.

Le novità della stagione in casa bianconera sono essenzialmente due: dopo 5 anni la squadra di Gotti deve fare a meno dell’unico campione in rosa; Rodrigo De Paul è infatti passato all’Atletico Madrid nel mercato estivo.

La seconda e più piacevole novità riguarda la zona offensiva: dopo anni senza una vera prima punta di peso, il dg Marino ha scommesso in estate sul giovane Beto, attaccante portoghese arrivato in estate dal Portimonense.

Il 23 enne si è integrato immediatamente nel campionato italiano, mostrando buoni doti tecniche e realizzative.

La conseguenza per l’Udinese, abituata lo scorso anno a giocare in ripartenza con i vari Delofeu, Pereyra e Lasagna (fino a gennaio), è stato un cambio nell’impostazione di gioco: ora i friulani possono sfruttare maggiormente il lancio lungo e attaccare le seconde palle con i centrocampisti e anche andare maggiormente sul fondo alla ricerca di cross per Beto.

Per la prima volta in stagione, Gotti ha proposto la difesa a 4 contro il Sassuolo: l’avanzamento di Molina, una delle armi più affilate della compagine friulana, sulla linea dei trequartisti ha dato maggiore imprevedibilità alla manovra aggiungendo a Delofeu e Pereyra, un altro giocatore in grado di creare facilmente superiorità numerica a ridosso della punta.

Con Arslan appena rientrato in gruppo, Jajalo si candida a formare la cerniera di centrocampo con Walace.

Davanti a Silvestri, Becao e capitan Nuytinck sono sicuri di un posto mentre in base alla scelta del modulo di Gotti,  Samir, De Maio o Zeegelar potrebbero giocarsi il posto restante.

 

PUNTI DI FORZA

La trequarti friulana rappresenta il pericolo numero uno per la difesa granata: detto di un Pererya da sempre avversario indigesto al Torino, Deulofeu è il classico giocatore discontinuo che può cambiare le sorti di qualsiasi partita qualora si trovasse in una giornata buona.

La rapidità di Molina a destra va tenuta d’occhio e si prospetta un duello interessante qualora Ansaldi fosse in grado di partire dall’inizio: l’argentino è particolarmente ficcante quando si tratta di attaccare mentre può andare in difficoltà in fase difensiva.

Per questo non è da escludere l’inserimento di Perez alle sue spalle, come avvenuto contro il Sassuolo.

 

PUNTI DI DEBOLEZZA

La difesa dell’Udinese è forte fisicamente ma piuttosto statica: la capacità dei trequartisti del Torino di creare superiorità numerica può essere la chiave per scardinarla.

Le assenze di Samir e Makengo aprono un buco sulla sinistra della squadra friulana: Singo può sfruttare le due settimane di sosta per provare a ripartire da dove si era fermato.

 

 

fonte immagine corriere.it

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