ESCLUSIVA CG – Aldo Serena: “Toro, il Milan va attaccato da subito”

Venerdì sera nell’anticipo delle ore 20.45 a San Siro, per la terza volta in stagione, si affronteranno Milan e Torino: Corriere Granata ha intervistato in esclusiva Aldo Serena, storico ex calciatore dei rossoneri (1982-83 e 1991-93) e dei granata (1984-85), attuale opinionista di Sportmediaset.

Aldo, le squadre arrivano da due momenti diversi: secondo lei il Torino può soffrire il cambio di modulo del Milan, o può trarne vantaggio?

“Pioli sembra ormai aver imboccato la strada della difesa a tre, le squadre quindi saranno probabilmente speculari: il Toro gioca a uomo, quindi può essere un fattore importante. Il Milan è in un momento molto delicato, mentre il Torino sembra essersi ritrovato ma gli manca ancora un po’ di efficacia sotto porta”.

Che Milan si aspetta dopo la sconfitta nel derby?

“Penso che il discorso legato al derby del Milan sia da analizzare in due fasi: nel primo tempo i rossoneri sono stati totalmente nella propria metàcampo, mentre nel secondo è cambiata la mentalità soprattutto con l’ingresso di Leao. Poi il Milan non ha demeritato, ha cercato quantomeno di attaccare”.

San Siro però in questi momenti può essere un brutto cliente…

“Ho giocato a San Siro tanti anni e conosco la sensazione: il pubblico passa da momenti di esaltazione, che se sei in casa ti possono davvero trascinare, a momenti in cui la palla scotta tantissimo e ti può fischiare al primo errore. Per il Toro in questo caso, può essere un “aiuto”.

Nel Torino mancherà un perno come Ricci: secondo lei in cosa può migliorare per diventare un centrocampista totale?

“Per il Toro è un’assenza molto importante. Samuele è bravo, per diventarlo ancora di più deve continuare a seguire i dettami di Juric. Poi, se posso dare un consiglio, segua ancor di più la fase offensiva: se tiri più spesso, fai gol e quando cominci a far gol poi ti appassioni, ti carichi e lo cerchi con molta più intensità”.

L’acquisto di Ilic cosa può dare in più al Torino rispetto a Lukic?

“Ilic è molto più presente in fase offensiva. Lukic fra i giocatori del Toro era quello più avanti qualitativamente: poteva lanciare i compagni, giocare tra le linee.. Ilic è più fisico, più robusto ma molto più presente a centrocampo. E’ un giocatore di sostanza, ha margini di miglioramento importanti e conosce il mister, che lo aveva a Verona. Quando senti la fiducia nell’allenatore è anche più facile inserirsi nella squadra”.

Mancherà anche Pellegri, che si è infortunato di nuovo…

“Credo sia una cosa più unica che rara, è davvero sfortunato”. 

L’uomo più in forma del momento è Karamoh: pensa sia solo un buon momento o è un giocatore che Juric può davvero valorizzare? 

“Era partito sotto tono, ma a volte nel calcio ci sono delle trasformazioni come la sua: possono derivare da prestazioni buone o da alcuni gol importanti. Lui non è una prima punta ma può sgravare l’attaccante di molto lavoro ed è spesso presente in area di rigore”.

Cosa cambia in questo match rispetto a quello di Coppa Italia?

“Il Torino in Coppa ha giocato col baricentro basso, questa volta cercherei di avere un atteggiamento piuttosto offensivo fin dall’inizio e, come dicevo prima, provare a trovare un “aiuto” da parte del pubblico. I primi 15 minuti, da una parte e dell’altra, saranno fondamentali, il Milan sarà condizionato a vincere e il Toro deve attaccare i rossoneri”.

(Fonte foto: CalcioToday.it)

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