Era programmata per questa mattina, alle ore 11:00, l’udienza in tribunale per il caso tamponi-Lazio che ha portato al deferimento del club, del presidente Claudio Lotito e dei medici Ivo Pulcini e Fabio Rodia. L’udienza è stata però rinviata al 26 marzo, sempre alle ore 11:00.
Il rinvio, deciso dal presidente del Tribunale federale Cesare Mastrocola sotto richiesta dell’avvocato biancoceleste Gian Michele Gentile, è figlio dell’assenza al processo di due dei tre imputati: il presidente Lotito era impegnato nell’assemblea di Lega odierna per chiudere la questione diritti tv, mentre il dottor Rodia è occupato con la Lazio nella trasferta europea di Monaco.
Il Torino di Cairo rimane alla finestra: i granata infatti hanno inoltrato un’istanza come parte interessata al processo, dopo che secondo gli atti la Lazio avrebbe schierato nella partita di andata del 1 novembre, giocata all’Olimpico Grande Torino, un giocatore positivo. Nello specifico l’attaccante biancoceleste Immobile, utilizzato proprio durante Torino-Lazio, avrebbe dovuto rispettare come da protocollo l’isolamento domiciliare dopo la positività al Covid risalente al 27 ottobre.
La Lazio, se il processo dovesse terminare a favore del Torino, sarà probabilmente punita con una penalizzazione in classifica. In caso di penalizzazione, spetterà poi a Giuseppe Chinè, responsabile della Procura Federale della FIGC, stabilire se la presenza in campo di un positivo possa aver alterato il risultato della partita con i granata. In tal caso si andrebbe incontro alla sconfitta a tavolino per 3-0 con il Torino che gioverebbe di 3 punti in classifica.
[Fonte foto: La Repubblica]
Studente di Scienze della Comunicazione presso l’Università di Torino. Collaboratore di Corriere Granata.
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