CAGLIARI-TORINO 0-1: L’ANALISI DELLA PARTITA

Il Torino si presenta a Cagliari con la stessa formazione dello scorso turno; senza Buongiorno, Murru e Linetty fermati dal Covid, Nicola sceglie ancora Zaza vicino a Belotti mentre dietro sono confermati Izzo, Nkolou e Bremer.

DiFrancesco, reduce da 1 punto in 9 partite, opta per Simeone davanti e Ceppitelli al posto di Walukiewicz nella linea a tre.

La partenza del Torino è discreta: il centrocampo granata cerca la verticalizzazione sulle punte granata e attacca le seconde palle. Due palle da fermo da buona posizione non vengono sfruttate da Belotti e Ansaldi.

Con il passare dei minuti, la difesa cagliaritana riesce a prendere le misure alle due punte granata e alza il baricentro: Mandragora fatica a limitare Naingollan che tra le linee riesce a prendere palla indisturbato e a servire Simeone che si allarga su Bremer per prendere palla fronte alla porta.

Lukic non riesce ad emergere e Rincon è impreciso: senza il contributo qualitativo del centrocampo, il Torino non riparte mai. Il trio difensivo, invece, regge l’urto dell’attacco rossoblù: Nkolou, che a fine partita risulterà il migliore in campo, è partecipe, preciso, attento; il camerunese sembra tornato quello di due anni fa.

A fine primo tempo, i tiri in porta del Torino saranno mestamente ancora fermi sullo 0, cosi come nell’intera partita precedente.

I primi 15 minuti della ripresa sono ancora di studio: la veemenza con cui il Cagliari aveva provato ad attaccare nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione sembra essere sparita e il Torino ne approfitta per alzare finalmente il baricentro.

Complice la stanchezza di Naingollan, il centrocampo granata aumenta finalmente il livello del suo apporto: Mandragora viene servito maggiormente dai compagni e Lukic ha il merito di rifinire un’ottima azione costruita da Zaza e Belotti con l’attaccante lucano arrivare finalmente alla conclusione da dentro l’area.

È il preludio al gol, che arriva su calcio d’angolo; il solito Bremer anticipa Godin e porta Nicola per la prima volta in vantaggio (il Torino non segnava per primo dal 3 gennaio ndr).

L’attesa per la reazione del Cagliari è vana: sono i granata ad avere le occasioni per raddoppiare con Belotti e Rincon che si fanno ipnotizzare da Cragno.

Gli inserimenti di Cerri e Pavoletti non portano i benefici attesi da DiFrancesco: i palloni lunghi dell’assalto finale sono infatti preda dei soliti Izzo, Nkolou e Bremer.

Dopo un mese e mezzo, il Torino torna alla vittoria e portandosi a +5 sul Cagliari (scontri diretti ora pari ma oggi i granata hanno una differenza reti migliore per 9 reti ndr) regala, finalmente, un weekend sereno ai tifosi granata.

 

COSA HA FUNZIONATO

Negli ultimi 225 minuti, il Torino non ha preso gol: è un dato confortante per chi nelle precedenti 20 partite e mezza ne aveva presi 41. Nicola ha trovato un buon equilibrio in fase difensiva con il trio Izzo-Nkolou-Bremer; nello specifico i primi due sembrano tornati sui livelli mazzarriani.

Come successo a Bergamo, anche oggi i subentrati hanno avuto un impatto positivo con la partita, con Bonazzoli che sta facendo di tutto per ritagliarsi un’occasione per partire titolare.

COSA NON HA FUNZIONATO

L’importanza della partita, sommati ai limiti granata, ha pesato sui primi 45 minuti granata: la manovra è stata lenta e prevedibile e la sensazione di un Cagliari primo sulle seconde palla è stata evidente.

Il Torino ha bisogno di maggiore intraprendenza da parte delle sue mezzali che oggi sono riuscite a prevalere sui rispetti avversari solo nell’ultima mezz’ora di gara: il rientro di Baselli dal primo minuto sarà propedeutico a migliorare la manovra e i tempi di inserimento del centrocampo granata.

 

Fonte immagine: Calciomercato.com

Comments (1)

  1. Ieri sera contava solo vincere per scacciare i fantasmi di brutti presagi. Ora bisogna fare continuità “espugnando “ il Grande Torino contro una formazione tosta come il Sassuolo che gioca ma lascia giocare. Nicola dovrà però apportare a mio avviso almeno tre cambi Vojvoda per Singo anche ieri sera apparso un po’ giù di condizione, Baselli per Lukic per il quale vale la stessa motivazione data per Singo e Bonazzoli per Zaza che è sempre più deludente. Poi a partita in corso magari inserire Sanabria che ovviamente non può avere la condizione ed il ritmo partita . Ora non bisogna dilapidare questo mini vantaggio che ci siamo faticosamente guadagnati ma anzi cercare di uscire definitivamente da questo incubo magari provando a fare risultato anche su campi che per noi al momento sembrano impossibili tipo la trasferta contro una Lazio magari distratta dalla Champions. Forza ragazzi usciamo da tunnel il gruppo si sta ricreando si sono viste delle belle scene dopo il gol di Bremer ed alla fine della partita tutti insieme a centrocampo. FVCG

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